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DEL MILIONE XXXIX 9 . * f XLVIII. Fra gli operai evangelici dell’ordine Francescano , che furono al Gatajo, primo a pubblicare la relazione dei suoi viaggi fu il B. Odorico da Pordenone, che lunghe peregrinazioni fece in Asia . Ei per la via di Persia recossi nell’India, navigando nell’opposta direzione dei Poli, si recò a Zaitun , e di li a Quinsai, indi a Gambalu . Tornando in patria fermossi in Padova, ove per obbedienza dettò a fra Gu- lielmo da Solagna la relazione del suo viaggio, che non potè per vacillante salute scrivere ei stesso (a) (i). E questo viaggio per quanto trasfigurato vedesse la luce , ci è occorso soventemente citare . XLIX. In altra guisa aperse il Milione larga via agli scuoprimen- (a) Elog. del fi. Odor. p. 22 De Rebus et Statu Terrae Sanctae II Codice non contiene tavole geografiche. E ivi non è detto che questo Aitoue si chiami Turchi, ma signore di Curchi , e in altro luogo di Cuychi. Il Codice è del secolo xiv.,ha appartenuto a Giorgio Antonio Ve- spucci , e può essere utilissimo per raddirizzare gli errori gravissimi, quanto ai nomi e alle date , occorsi nell’edizione che ne fece il Bergeron in Francese. Il Ilamu. sio pubblicò quella sola parte dell’ opera nella quale si tralta dei fatti dei Tartari # Nel Testo Laurenziano leggesi ,, Ego vero fratrer Aitonus Dominus Chufchi, Or- 9 dinis Praemostratensis interfui omnibus praelibatis . Quae dudum propesueram v sumere habitum regularem , sed prepter incumbentia discrimina , et ardua ne-
- gotia regni Armeniae , cum honore meo non poteram in tantis necessitatibus
v derelinquere consanguineos et amicos, unde postquam Deus pietate sua mihi » concessit gratiam dimittendi regnum Armeniae.... post multos labores meos.... » confestim votum , quod diu voveram volui adimplere „ (l) L)a Codici assai scorretti trasse il Ramusio le due relazioni del viaggio del fi. Odorico. Questo viaggiatore fu tacciato di aver intrecciate favole e finzioni nei suoi racconti. Ma saggiamente avverte il chiaris. Tirabochi, che non è da tacciare un si candido personaggio delle imposture che vi si leggono, inseritevi 0 dai trascrittori, o da chi si compiacque d’interpolarveli . Le due relazioni che diconsi diverse nella C ollezione Ramusiana, non sono che una sola , e relativa ad un medesimo viaggio, ma è la seconda più ristretta. Lo storico della letteratura italiana confrontò queste due con la lezione pubblicata dal Bollando, e coll’ originale latino cu1 assai conforme è la prima Ramusiana . Nel confronto, ravvisò fra quelle non solo diversità, ma cotraddizioni tanto grandi, che è evidente che altri vi pose la mano per altcìarne e guastarne la genuina lezione ( Stor. Lett. Ital. t. v. lib. 1. cap. v. par. vi.) Il P. Venni pubblicò la relazione del li. Odorico , la '■ommentò eruditamente . Trasse la lezione da un Codice del Liruti,e dall’Udinese posseduto dai Frati Minori.Precede questa un bell elogio del viaggiatore ed una erudita prefazione (Ven Zat- ta 1761.4 ) . La Riccardiana possiede il principio di questo viaggio, manoscritto di cui parlò il Lami nelle Novelle Letterarie ( Aprii. i75‘2.n. 17. ) XL STORIA.