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DEL MILIONE TXX1 non sia capricciosamente rifatta , si deduce dall’ esattezza con la quale w è segnata la via tenuta dai Poli da Kan-tcheu per recarsi a Xaii-du, o Chun-tu, residenza estiva del Gran Can, lo che fu da tutti i commentatori dei Polo che mi procederono ignorato (a) . JNè di tale più esatto delineamento delle estreme terre orientali , e della copia di nomi di città , e di paesi nelle posteriori carte notati , non possono gli Arabi al Polo la gloria involare di averne data notizia , perche essi quasi cdie nulla sapevano relativamente all’ Asia Superiore, e alla Cina, e solo poche città marittime conoscevano, come lo dichiara Abulfèda scrittore di alcuni anni al Polo posteriore (6) . XLIII. Dell’ antichità di tali cognizioni geografiche in Europa,relativamente all'Asia, ne e una conferma solenne un planisfero del 1417. a mio inpulso del P. Zurla illustrato . Ivi in modo riconoscibile è segnata la Corea , e il golfo che la separa dalla Cma, quantunque erroneamente vi si vegga allogato. La costa Cinese , la penisola di Mala- ca sonovi esattamente railigurate, ed anche alcune isole dei mari dell’ India e della Cina . Anzi assai meglio delle terre, che sono alla diritta del Gange, sebben pili prossime all’Europa, e più visitate a quei tempi. Ciò può recar meraviglia , nè saprei in altra guisa esplicarlo, che pel divisamente dei geografi di quei tempi di conciliare le tavole Tolomaiche colle recenti scoperte . Parmi dimostrar ciò il rammentato planisfero, ove come isole distinte sono segnate il Ceylan , e la Taprobane , 1’ una prossimamente all’altra , che niuno ignora oggidì essere l’antico e moderno nome d una medesima isola (1). XL1V. Ma siccome il consenso dei dotti concede il primato di tL Iti i lavori geografici, anteriori agli scuoprimenti dei Portughesi al Mappamondo di fra Mauro, che conservavasi in San Michel di Murano, passsato oggidì nella Veneta Biblioteca, è da esaminare dietro 1’ autorità del Ramusio, qual’ iuUuenza a renderlo tanto pregievole avesse Mar- (a) V- 1.11. n- ai. (b) Apud Renaud. Anc. Relat. dei Ind. p. 282. (1) Questo Plcnisfero che esiste nella preziosissima Biblioteca Palatina di Firenze fu illustrato dallo Zurla ( Dissert. t. li. p. 397 ) . Ivi leggesi ,, Haec est vera ,, Cosmographorum cum Marino accordata ( sembra che dica ) descriptio , quottidie ,, frivolis narrationibus iniectis 14*7 )»• Il Marino di cuj qui si ragiona opinava che fosse Mirino Sanuto , e non gii Marin di Tiro , noto solo per essere stato citato da Tolomeo. Mi viene asserito che siavi stato un geografo Genovese di tal nome, ma mi è ignoto in quai tempi vivesse . XXXII STORIA.