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XVIII STORIA repliche delle dipinture, i pentimenti danno di quella chiaro argomento. Questa ultima lezione io chiamo la terza , cui concedo il primato d'autorità, per chiarezza, per correzione, per copia di notizie, che vanamente speratisi negli altri testi. Sembra che la correzione debbasi alle cure, che si diede il Ramusio di consultare vari manoscritti, alcuni dei quali di centocinquanta anni ad esso anteriori (a) (1). Credo io pertanto, che tutte le lezioni di varj manoscritti o delle stampe del Milione, possano a tre classi corrispondenti a queste tre originali lezioni assegnarsi . XXIV. Infatti il Miillero trasse da un manoscritto Brandembur- gense la lezione del Milione, che diede alle stampe, ma ciascuno può collazionandola accertarsi, che è la lezione Pipiniana . La Mulleriana tradusse e pubblicò in francese il Bèrgeron nella sua raceolta dei viaggiatori in Asia del secolo X1IL, e dei seguenti . Altri dotti esaminarono altri codici con larghe speranze, fra questi il Professor Lessing, che trovò un manoscritto del Milione nella Biblioteca di Wolfenbultel (b) . Ma coliazionata da me col testo Riccardiano gli squarci che ne riferisce, riconobbi l’uno essere esatta trascrizione dell’altro. S’accorse il Lessing dell’inutilità del lavoro che avea intrapreso, e perciò lo abbandonò, avendo riconosciuta la superiorità della lezione Ramusiana . XXV. E per quanto chiari letterati, siansi applicati da indi inpoi con ogni studio ad'illustrare la relazione del Polo, non ravviso che scoperti abbiano manoscritti, che alle tre divisate classi non pertengano. 11 Cliiar. Marsden dà contezza di un MS. latino del Museo Brittannico, del secolo XIV., ma dalla numerazione dei capitoli dei tre libri, e dal saggio che ei ne dà, si riconosce essere la versione Pipiniana (c). Parla d’un italiana abbreviazione del Milione , scritta in dialetto barbaro da un certo Paxuci, copia che fece per suo diporto nella sua navigazione da Venezia a Baruti nel i/\Sr]. (d), ma dal saggio datone si ravvisa, essere di poco o niun momento, come la prima stampa del Polo fatta dal Sessa nel 149^*, quantunque dagli editori si spacciasse, che davano la dettatura originale del Polo, e colle sue stesse parole (e) . Questa stampa ha servito alle dispregievolissime di Venezia , e di Treviso, di cui esiste una copia nel Museo Brittanico, dal Marsden coll in- (a) Pref. al Polo fc. lì. p. 4. (6) Zur Geschichte und Litteratur Brunschweig 1773. in 8. (c) Introd. p. lv. (c/) ibid. p. lxi. (e) Zurl. Di&sert. t. 1. p. i5. (1) Anche il Padre Zurla è d’opinione, che il Polo ritoccasse il Milione più fiate, dietro l’esame da lui fatto di più manoscritti di quella prosa ( Dissert. t. ». P. 38.)