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DEL MILIONE XV dal latino, dal viniziano fu tradotto più fiate , e ritorco, e abbreviato tal volta , e per essere ancora andato soggetto agli arbitrj , capricci, e imperizia dei traduttori, e dei copisti, perciò tante differenze si riscontrano nei manoscritti, o stampe del Milione. La dicitura volgare del nostro, fu ritocca nel Codice Pucciano, d un secolo circa al nostro posteriore . Vi furono tolte molte ripetizioni che si leggono in questo , ma che comprovano che fu dettato , e non scritto dal Polo. Vi furono schiarile alcune lezioni, ma a questa prosa che si volle mondare da rugginosa scoria, fu tolta quella veneranda autorità di favella, e quell’ ingenua , candida, e pura dicitura del bel secolo della lingua, che nel testo a penna che pubblichiamo risplende, e per cui il Salviati lo commendò . La lezione Pucciana fu seguitata nella copia Magliabechiana , che abbiamo col numero tre contraddistinta . XX. Ma le sostanziali differenze che si ravvisano nelle stampe, o manoscritti del Milione, non furono opera nè dei traduttori, nè dei copisti . Il Polo stesso tornato in patria dopo la sua prigionìa, ritoccollo, alcune cose vi aggiunse , vi tolse alcuni puerili racconti , quale a cagion d esempio è la novella dei Magi che leggesi nel nostro testo (a) . Riordinò e suddivise l’opera in modo più conveniente in tre libri. Nel primo trattò della sua andata al Gran Can , e delle contrade asiatiche che visitò, o di cui udì favellare in quel viaggio, escluso ciò che concerne la Cina , e l’India , alla descrizione dell ultima avendo assegnato il terzo libro (i). Pose termine al primo libro col discorrere dei costumi dei Tartari, e delle cause della loro inopinata grandezza. Nei secondo trattò dei fatti di Cublai Can suo magnifico protettore, descrisse Cam- balù residenza del Can, narrò il viaggio eh ei fece da quella città a C.arazan, e poscia fino a Mien, o al Pegu, ove per lesue faccende inviol- lo Cublai (Jb) . Trattò per ultimo degli altri viaggi fatti ai servigi del suo signore sino all' ultimo che ei fece a Zaitun (c) nel Fokien, ove s’imbarcò per restituirsi in patria . Nel terzo libro parlò dell’isola di (a) Cap. 21. (¿») Voi. il. not. 593. (c) Ihid. not. 665. (1) Ifiuno può dubitare che la divisione dell’opera in tre libri non sia fatta dal Polo posteriormente alla prima dettatura del Milione . Esso nel nostro testo (cap. 35. ) Dopo aver p irlato di Chtsimur o di Caschmir soggiunge: or ci piirtia rio di

  • 7ni , e andiamo innanzi , perciocché ci converrebbe entrare in India,e noi non vogliamo e itrtirr, pe>chè a rito<nare dalla nostra via conteremo tutte le cose d' India

per or,Ime . Socondo la traslazione di fra Pipino ( Cod Kic. ) ,, Si vil/em ultra re- ,, ciò tramite progredì, oporterct ine iu Indiam ingredi, sed in libro tertio de India „ prosequar „