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IV STORIA francese e in latino. Nemmeno è da suppporre volgarizzamento dell’ Ypres la versione d’ Aitone Armeno, eli'ei stesso in franzese dettò. E che la relazione del Polo sia scritta originalmente in quel dialetto si deduce dall’annotazione eli'è in fine, riferita dal Sinner . Nella medesima si dichiara esser quello il libro di cui ebbe copia Tebaldo signore di Cepoy dallo stesso Marco Polo, che come uomo molto onorevole, e manieroso pel desiderio non solo, che ciò che aveva visto fosse saputo, ma anche per reverenza di Carlo Conte di Yalois tìglio del Re di Francia(i),donò al detto signore di Cepoy, mentre era in Venezia nell’Agosto del I301-. la prima copia di detto libro, per recarla in Francia , allorché esso era Vicario Generale del Conte predetto, e dell" Imperadrice sua moglie, in tutte le parli dell’ Imperio di Costantinopoli . Si soggiunge che dopo la morte del Cepoy Giovanni suo figlio primogenito pel delio Conte di Valois, ne estrasse la prima copia, che ne fu fatta, dopo essere stato portalo quel libro in Francia , e che per gli amici che nel richiesero altre copie ne fece. In tal racconto non si fa menzione di traduzione francese del Milione, ma che era la relazione data al Cepoy dal Polo. E dagli squarci che ne riporta il Sinner, si ravvisa che fu dettato originalmente in francese , e in quel francese barbaro del testo Parigino,che è una convincente riprova che fu dettato da persona poco versata in quella favella . E manifesto poi , che siccome il lesto che pubblichiamo, è traslazione dal francese; e siccome questa copia è anteriore all1 anno 1309. chiaramente si arguisce che il volgarizzamento del Milione in quella favella, esisteva innanzi l’età di Giovanni da \pres . XIX. 11 terrore che agli Europei incutevano i Tartari, faceva avidamente cercare le relazioni dei loro fatti , nè minore curiosità destava il sapere le cose mirabili e stupende dal Polo vedute , e il più antico Villani suggerisce di leggere il libro detto Milione, che fece messer Marco di Vinegia il quale ( ei dice) conta molto di lor podere e signoria, perchè lungo tempo fu tra loro (a) . Per appagare adunque la curiosità dei Toscani , tosto fu volto il Milione in volgar Fiorentino come si legge nel testo a penna che pubblichiamo. Indi a poco per sodisfa- zione degli stranieri fu traslatato in latino, e siccome dal francese, (a) Giov. Villani Ist. lib. v. c. 2(j. (i) Questo Carlo di Valois era il figlio del Re Filippo III. detto I’ Ardito, che sposò Caterina di Couitenay,erede delle pretensioni al trono di Costantinopoli qcIIj sua famiglia .