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DEL MILIONE XIII francese jaddis che significa tempofa,perche fu tolta per nome proprio, ed il più antico traduttore non comprendendola la lasciò fuori. XVIII. Che Marco Polo dettasse in Genova la relazione dei suoi ■viaggi in Francese, ne abbiamo altra solenne riprova. Esistono in quella favella antichissimi manoscritti del Milione. Due copie ne possiede la Parigina (i), una la Vaticana abbreviata , altra la Bernense, che fu già del Bongarsio, e che descrisse il Sinner nel catalogo a stampa dei codici di quella biblioteca (a). Contiene quel volume le relazioni dei viaggi del Polo, delMandevilla, di Guglielmo di Boldeselle, di Riccoldo,la Storia dei Tartari d’Aitone Armeno, opere secondo il Sinner, tradotte in Francese da fra Giovanni le Long da Ypres verso la metà del secolo xiv. (2). Ma che erronea sia l’asserzione del dotto bibliotecario, che quegli itine- rarj o storie fossero traslatate tutte in francese dall’ Ypres, da varj argomenti rendesi manifesto . Dal saggio della versione del viaggio di fra Riccoldodato dai Padri Quetif ed Echard , si ravvisa che il detto Long scriveva un francese più pulito e meno barbaro di quello del manoscritto Parigino del Milione (6) . Esso tradusse in vero altre relazioni oltre quella di Riccoldo; un trattato cioè dello stato e governo del Gra Can del Catai, compilato in latino da un arcivescovo di Sultania, e il trattato di Terra Santa del Boldefelle, ma tali versioni erano terminate nel ì3ji. secondo i codici dal Quietif veduti (c). Ma fra Giovanni da Ypres non potè traslatare la relazione del Mandevilla, che intraprendè i suoi viaggi nel i332.e dopo una peregrinazione di 34 anni tornò in patria nel i3GG. (rf). Era inoltre inutile il traslatarla, asserendo 1 Inglese viaggiatore nel suo proemio, che affinchè non cadesse in oblìo la memoria delle cose da lui vedute, scrisse la sua relazione in inglese , in (a) t. n. p. 4*9- e sog- (6) Script Ordin. Praedic. t. 1. p. 5o5. (c) ibid p.558. (d) Collect. de Berg. t. 11 p. a. (1) Nella breve notizia che di questo minoscritto, mi diedero i Bibliotecari della Parigina, unitamente alla tavola dei capitoli, e ad alcun squarcio dell' opera, che loro richiesi, e che ottenni per la gentile mediazione del sig. Fontenay incaricato degli aliari di Francia in Toscana, di-'ono; ,, le manuscrit vient de la Bibliothequo ,1 de nos ftois qui etoit a Blois „ . Di questo manoscritto diede contezza il sig. Re- musat nel render conto del Marco Polo pubblicato dalMarsden (lourn. dea Savants Sept. 1818 p. 647). L’ altro manoscritto francese sembra ritocco, ed è di più facile intelligenza. Daremo notizia di questi Codici nel parlare di varj manoscritti del Milione . (a) Fra Riccoldo da Monte Croce Fiorentino^crisse il suo Itinerario in latino e in volgar Fiorentino . In quest’ ultima favella fu pubblicato in Firenze per opera di ira Vincenzio Fiueschi ( Mouckc 1793. in 8. ) . X