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XIII. Contro l’opinione del Ramusio, che il Milione fosse dettato in latino dichiarassi a ragione Apostolo Zeno («). Ma non a mio avviso alla sana opinione appigliossi, affermando che in Genova lo dettasse in volgare. Faceva d’uopo dichiarare di qual volgare intendesse, se il Veneto, il Genovese, o il Toscano. Cli'ei noi dettasse in latino chiaro documento ne e la versione eseguitane pochi anni dopo da fr. Pipino. D’altronde uscito giovinetto di patria, è assai probabile che il latino non apparasse, o che se apparollo io avesse nei suoi viaggi dimenticato : che anzi non poco alterata, o del tutto la lingua vernacola dimenticata avrebbe , se non avesse avuto agio di esercitatisi col padre, e collo zio, che ebbe compagni in gran parte dei suoi viaggi . XIV. Che il viaggiatore non dettasse il Milione in toscano , il dimostra il volgarizzamento antichissimo che pubblichiamo . L) altronde come, uscito Marco giovinetto di patria, avrebbe potuto il toscano apparare ? Che se nel veneziano dettato lo avesse, come avrebberlo i Genovesi compreso? Dante dicea di loro, che se per dimenticanza avessero perduto il z lettera, bisognava ovvero esser loro totalmente muti, ovver trovare una nuova locuzione , perciocché il z ei soggiunge è la maggior parte del loro parlare (6). Non avvi infatti figli meno simigliatiti di una medesima madre, nè più degeneri, de’dialetti genovese, e viniziano , e di meno agevole intelligenza fra loro . XV. Ma alcuno obietterà che se Apostolo Zeno afferma che il Polo scrisse il Milione involgare, e perciò in viniziano, si fonda sopra ima valevolissima autorità , quale è quella di fra Pipino contemporaneo e traduttore del Polo (i). Ed io concedo di buon grado che Marco scri- (<z) 1. c. (A) Da Vulg. Eloquen. cap. xm. Stazio da Pisa,mentre era prigione in Genova nel 1298. Nel Codice Bernense di cui parleremo ulteriormente, si legge che lo fece scrivere par Messere Rusca Pysain „ . E potrebbe darsi che fosse un ind viduo della casa Kusca di Pisa , e che per vezzo patrio fosse appellato Rustichello . Ma le p ù autorevoli Lezioni , dicono che il Polo dettò il IVI ¡ione a Rustichello Pisano: e nei pubblici libri dell’Archivio Pisano trovasi fatta m nzione di Rustichello di Leopardo Balzani, Anziano della citlà 1’ anno 1280, che può essere lo stesso Rustichello di cui qui si ragiona. ( Discors. Accad* sull’ Jstor. Lett. Pisan. Pis. 1787. p. 74. ) (l) Comincia il Prologo di fra P pino ( Cod. l\iccard.) ,, Librurn prudentis et }, honorabilis viri,atque tìdelis, Domini Marchi Pauli de Venetiis; De Condicionibus et consuetudinibus Orientalium regionum, ab eo in vuigavi ii del iter editum , et ,, coiis riptum Compellor ego frater Frunciscus Pipinus de Bononia. ordinis Fra- ,, trum Predicatorum,a pierisque paf ibus etdominis ineis veridica et fideli trasla- ,, (ione de vulgari ad lutinurn reducere questo passo citò lo Zeno tratto da un Codice Estense .