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21D in Dio, che noi il metteremo a morte, siccome egli è degno, perciò si vi prego catuno (a) che facciate più che suo podere non porla, sicché noi vinciamo la battaglia. Li Baroni e li cavalieri, quando ebbono inteso il parlamento che avea fallo Argo, tutti rispuosono c dissono, eli’ egli avea detto bene e saviamente: e fermarono tutti comunemente, che volevano innanzi morire con lui,che vivere senza lui, o che ninno gli venisse meno. Allora si levò un barone e disse ad Argo: Messere, ciò che avete detto ee tutta verità, ma si voglio dir questo, che a me si pareb- be, che si mandassono ambasciadori al Soldano per sapere la cagione di quello che fa, e per sapere quello che vuole: e cosie fue fermalo di fare . E quando egliono ebbono questo fermato, feciono due ambasciadori, che andassono al Solchino ed ispo- nessogli (f>) queste cose, come in tra loro non dovea essere battaglia, perciocch’erano una cosa; e che 1 Soldano dovesse lasciare la terra e renderla ad Argo . Lo Soldano rispuose agli ambasciadori e disse : andate ad Argo e ditegli che io il voglio tenere per nipote e per figliolo, siccome io debbo; e che gli voleva dare signoria, ch'egli si venisse e che ¡stesse sotto lui; ma non voleva che egli fòsse Signore ; e se così non vuol fare , si gli dite, che si apparecchi della battaglia. Argo , quando ebbe intesa questa novella , ebbe grande ira, e disse : non vie da udire nulla . Allora si mosse con sua gente, e fu giunto al campo, ove dovea essere la battaglia; e quando furono aparecchiati 1 una parte e l’altra, e gl' ¡stormenti cominciarono a suonare da ciascuna parte, allora si cominciò la battaglia molto forte, e molto crudele da ciascuna delle parti (c). Argo fece il dì grandissima prodezza, egli e sua gente, ma non gli valse. Tanto fu la disavenlura che Argo si fu preso, e perde (i) allora nella battaglia del Soldano (fi). Si era un uomo mollo lussurioso, (e) sicché si pensò di tornare alla terra, (i) E allora si perde la battaglia . E 7 Soldano perocché,era uomo molto lussurioso, volle tornare alla città per prender diletto con belle dorme (Cod. Pucc. ) . (<i) Catuno per ciascuno, voce antica, e usata dai più antichi scrittori volgari. (b)lsponere per esporre, modo di dire popolare , dei tempi di questa prosa . fc) Fu data la hatt iglia fra Ahmcd Sultano e Arguii a Dumagan nel 1284. ( Deguign. I. c. p. 26/4- ). (J) 11 Polo dice clic Argun perdè allora nella battaglia del Soldano perchè narra che posteriormente gli riuscì di farlo morire . (e) Si sottintende il Sultano predella-