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203 174- DET.LA GRAN TURCHIA (tf) Turchia si lia un Re che ha nome Chaidu , lo quale è nipote del Gran Cane, che fu figliolo d’uno suo fratello cugino. Questi sono Talleri valcntri uomeni d’arme, perchè sempre istanno in guerra , e in brighe . Questa Gran Turchìa è verso maestro . Quando 1’ uomo si parte da Cunnaso e passa per lo fiume di Geon e dura di verso tramontana insino alle terre dei Gran Cane, sappiate eh e tmova Chaidu . E tra questo Chaidu e lo Gran Cane si ha grandissima guerra, perchè Chaidu vo- (a) Grande Turchìa. Secondo il Re- naudot colla generica appellazione di'i’u- ran , Turkestan , Gog, e Magog , e Calai furono comprese tutte le contrade che sono a Settentrione, e ad Occidente della Cina. ( Relat. p. 277 ) Anche 1’ Erbelot disse che il Turan e Turkestan erano un medesimo paese . Ma se nell’ antichità ebbersi tante contuse idee intorno a queste contrade , non cosi accadde nell’ età di mezzo . Egli è certo come lo avverte il Signore de Sacy che i Persiani compresero sotto la generica appellazione di Turan tutta la parte dell’Asia di là dal fiume Ghion,oOsso:come ¡Greci e i Romani tutte le terre incognite settentrionali sotto nome di Scizia . Secondo i racconti dei Persiani Turan ebbe nome la contrada da Tur figlio di Feri- dun uno dei loro eroi favolosi, al quale toccò p<r suo dominio quel paese. I Persiani non parlano che dell’ Iram c del Turan . L’Iran è la contrada posseduta da essi, ma in assai vasta estensione , poiché era quella parte dell’Asia che è a mezzodì del Ghion,e compresa fra il Golfo Persico, 1’ Eufrate, e 1’ Indo. { Sacy Meni, sur divers. Ant. de la Pers. p. 5?- ) Ma i Geografie i viaggiatori dei secoli di mezzo ebbero nozioni più esat- te di quelle contrade, e fra questi il nostro viaggiatore . Esso disse essere il paese di Gug quello che era sotto la doni jna?-'OIie del cosi detto PretcJanni: A//i- gog quello che apparteneva ai Mogolli an erioramente alle loro vaste conquisto*.(cap. Ito.) Qui parla della Gran Turchi a o Turkestan,la patria primitiva dei T urchi , i quali nella loro ignoranza e VOI« I. antica oscurità, hanno la vanità di dii si discendenti da l in k preteso figlio di Jafet ( Ilerbelot Turk ). Il Turchestan secondo EL>n Auckal padre dell’ Araba Geografia era a confine del Maurelna har dalla parte di Tramontana ( p.n52 ) Ma non potè esser dato il nome diTurk- Slan a detta contrada, che allorquando i Turchi cominciarono ad essere potenti in quelle contrade, lo che accadde verso il sesto secolo dell’ era nostra,( Deguign t. II. p. 575. ) Aitone Armeno conten- poraneo del Polo parlò della Gran Turchia, che secondo esso aveva a confine all’ Oriente il Regno di Tarso, che sembra essere il paese degli Juguri una delle Tribù Tartare dipendenti da l’ng- Chan,o il cosi detto Prete .Tanni: ad Occidente la Cauresmia,a mezzodì il deserto ch’era a confine dell’ India,che sembra essere quello diCobi ( Aiton. apud Berg. cap. III.).Detto paese secondo il medesimo avea per capitale,Ocerrc,che conget- 'tura il Forster essere Otrar ( Dee. du Nord t.I. p. 188,) . Incominciossi a quei tempi ad appellarla contrada Gran Turchia per distinguerla dal nuovo stato che spogliando i Greci, e i Saracini lecersi i Turchi nell’ Asia Minore, c nei paesi adiacenti, clic fu detto Turchia; e di cui dà la descrizione e il confine il rammentato autore. ( I. c. cap. XIII.) Una assai esatta descrizione del Turkestan attuale, tiiitla dalle relazioni degli ulfi- ziali Svedesi stati prigionieri in Siberia con Strhalemberg ai tempi di Pietro il Grande leggesi nell’ opera intitolata. Reclini de \ o\agcs au Nord ( Amst. i">8 t. X. p. no5. )