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quattro uomcni, e questo non è maraviglia, che mangia l’uno bene per cinque persone, e sono tulli neri, e vanno ignudi, se non clic ricuoprono Joro natura, e sono i loro capegli tutù rie- cimi, (i) egli hanno gran bocca, e l naso rabbuffalo in suso, e le labbra e le nari grosse eh’è maraviglia, che chi gli vedesse in altri paesi, parrebbono diavoli. Égli hanno molti leon- ialiti , e fanno grande mercatanziadi loro demi ; egli hanno leoni assai,e d’altra falla che gli alili, e sì v ha lonze,(a) e liopardi assai. Or vi dico eh’ egli hanno tutte bestie divisate da tmte quelle del mondo, ed hanno castroni e pecore d una fatla e d un colore , che sono tutti bianchi, e la testa è nera ; e in tutta questa isola non si troverebbono d’altro colore. sì hanno giraffe molle belle , e sono falle coni io vi dirò. Elle hanno corta coda , e sono alquante basse di dietro, che le gambe di dietro sono piccole, e le gambe dinanzi e 1 collo si è molto alto, e sono alle da terra ben ire passi, e la testa è piccola, e non fanno ninno male : ed è di colore rosso e bianco a cerchi, ed è mollo bella a vedere (/;) . Lo leonfante giace colla lionfantessa , come fa l'uomo colla femmina, cioè, che sta rovescio, perchè hae la natura nel corpo (Y) . Qui si ha le più sozze femmine del mondo, eli elle hanno la bocca grande, e il naso grosso e (i) Trecciuti . ( Cod. Pucc. ) (u)Alla voce Lonza ¡Vocabolaristi aggiunsero la dichiarazione Pantera, e secondo alcuni Lupo Cerviero . Ed allegano anche questo ese mpio del Milione. Ma è fuor di dubbio che la lonza è la pantera,perchè non parlano i viaggiatori che in questa contrada siano Lupi Cervieri, e poi ciò vien dichiarato da Dante : v Ed ecco quasi al cominciar ddl’erta v L’uà lonza leggera , e presta molto v Che di pel maculato era coperta. Infcr. I. v- 5i. Macchie sono nella pelle della Pantera ,e non in quelle del Lupo Cerviero. E siccome fra le pelli delle belve è questa la più vaga,cosi appellolla Dante gaietta pelle, o li ggiadretta, come dichiarollo il Boccaccio nel Commento di Dante.(t. I P- ) (è) Assai esatta è la descrizione della Giraffa, abitatrice delle foreste e dei deserti di quelle contrade . Il Padre Al-, fonso Mendes cosi descrive la Giraffa. ,, Aliud animai , cui uoinen Girateca- ,, chini, idest exilis cavila,cuncta terrae „ animantia , et in eis claphantum , quo ,, tamen est minus carnosum , magnitu- „ dine trascendi! . Manus habet tduode- ,, cim palmarum , pedes tantulum bre- ,, viores , collum tondendis herbis, qua- „ rum pastu vivit, accomodimi . Infra „ eques inoffensa galea decuri it.Ilic esse ,, videtur stiuthio camelus : camelum et ,, struthionem figura relert : ex illius ,, lauda, teretes ae piacnitcntes sctae ,, leguntur, ouae braihiis in armilla „ convolutae ornamento sunt , et esse ,, dicuntur medicamento.,, ( Lobo Vo y d’ Abissinie 1728. 4- p- ). (c) Tale era l’opinione erronea di quei tempi intorno al congiungimento di quel quadrupede.