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igG 165. dell’isola di madeghascar (i) Madeghascar (a) si è una isola verso mezzodì, di lungi da Scara (-2) mille miglia , e questi sono Saracini che adorano Mal- cornetto: questi hanno quattro vescovi , (3) cioè quattro vecchi uomeni, che hanno signoria di tutta l’isola; e sappiate che questa è la migliore isola, e la maggiore di tutto il mondo, che si dice ch’ella gira quattro mila miglia, e vivono di mercatanzia e dT arti. Qui nascono più leonfanti, che in parte che sia nel mondo: e ancora per tutto 1’ altro mondo non si vendono e non si Comperano tanti denti di leonfanti quanto si fa in questa isola, e in quella di Zachibar. E sappiate che in questa isola non si mangia altra carne che dì cammelli, e mangiavesene tanti, che non (1) Madegascar ( Cod. Pucc. ) Maday gasar.( Cod. Ricc. ) (.2) Intorno. ( Cod. Pucc. ) (5) Veccia.( Cod. Pucc. ) Signori. ( Magi. IL). (a) I natii chiamano l’Isola loro Ma- decasse ( Gentil Voy. a la mer des Ind. t. II. p. 571. )I1 primo che scuoprì 1’ isola e la riconobbe fu Tristan d’ Aguna con Alfonso d’ Albuquerch . Racconto Tristan che produceva gengiovo, garofani e argento, ma ciò non confermano i recenti viaggiatori.(Mali. Istor. dell’Ind. p. 109. ) I Portoghesi dierono all’ isola il nome di S. Lorenzo ( ibid. p. 32. ) . Il primo dei Toscani che ne parlasse fu Andrea Corsali nella sua Lettera a Giuliano dei Medici de’6. Gennajo i5i5.Discoi se dell’ Isola presso a poco come il Polo : che alla marina signoreggiavano i Mori che vi facevano mercatanzia.(Ram. Nav. t. I. p. 196. ) Le Gentil che vi ha fatti parecchi viaggi,e lunga dimora dice essere abitata l’isola da due razze d’uomini distinte. Una che somiglia agli Af- fricani di Monzambiche , di color nero , di capello cresputo e lanuginoso , ma più snella di quella del continente , che e più corpulenta , ed anche più vigorosa. L’altra razza abita l’interno dell’ i- sola meno nera di color più bronzino , di capello lungo e disteso di lìsonomia Europea , ma più debole della prima . Sono detti Oves e somigliano agli E- g.zi e ai Cinesi . Flacourt che fece lunga dimora nell’ isola verso la metà del secolo XYl'I. dice che gli Oves sono d'origine Araba, e che dicevansi Ontumpres- semara , che secondo esso significa ori- ginarj del renajo della Mecca . Essi pretendono discendere dalla madre di Maometto. Ai tempi di Flacourt sopraggiun- sero altri Arabi speditivi dal Califfo della Mecca per istruirli nella religione Maomettana . Da questi Arabi vinti dagl’ indigeni, ed obbligali a refugiarsi nelle montagne,crede le Gentil che discendano gli Oves ( ibid. p. 499- e seg. ) L’ isola è nel mare d’ Etiopia distante dalle 70 alle 100. leghe dalla costa Affricana . La sua lunghezza da settentrione a mezzodì e di 292 leghe : la maggior larghezza di 80. Il popolo è schiavo di regoli eredita- rj sovente in guerra fra loro . J Francesi eh’eransi stabiliti al forte Delfino, e a Foulpoint, e in altri luoghi sono stati sovente scacciali, ed anche trucidati, e crede le Gentil per la loro mala condotta^ t. II. p. 571. ) poiché crede gli abitanti di buona indole , e timidi . 11 furto vi è sconosciuto . Il popolo è infetto di Maomettismo e di Giudaismo.( p. 56o. ) Lisa la circoncisione . Non è geloso e le donne vanno scoperte ( p. 5i5. ). Danno fede ai sortilegi e sono superstiziosi . Parlano raramente d’ Iddio, e soltanto allorché chiappano una balena.

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