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14-2. DEL REAME DI SAMARCHA . Or sappiate che quando 1’ uomo si parte di Basma , egli truova lo reame di Samarchà , eh’è in questa isola medesima ; ed io Marco Polo vi dimorai cinque mesi ( i ) per lo mal tempo che mi vi teneva ; e ancora la tramontana non si vedeva ne le stelle del maestro (a). E sono idoli salvatichi, (2) e hanno re ricco e grande, e anche s’appellano(7>)per lo Gran Cane. Noi vi stemo cinque mesi, noi uscimo di nave , e feciemo castella in terra di legname , e in quelle castelle istavamo per paura di quella mala gente , e delle bestie che mangiano gli uomeni. Egli hanno il migliore pesce del mondo, e non hanno grano ma riso , (c) e non hanno vino, se non come io vi dirò. Egli hanno alberi, che tagliano gli rami e quelli gocciolano ; e quella acqua che ne cade è vino ; ed empiesene tra dì e notte un gra coppo che sta appiccato al troncone, ed è molto buono . L’ albero ee fatto come piccoli alberi di datteri, e hanno quattro rami, e quando quel troncone non getta piue di questo vino, egliono gittano dell’ acqua appiè di questo albore, e istando un poco, e 1 troncone gitta; ed havvene del bianco c del vermiglio. (d') Delle noce d’India (i) Uno anno ( Magi. II. )(2) Idolatri, e gente salvatica. ( Cod. Pucc. ) (a) Pare che voglia significare che non vedeva la stella polare. Quanto a ciò che esso rozzamente appella stella del Maestro, a parere del Chiaro Padre Inghirami sembra che voglia significare il Carro di Boote , che nei luoghi ove si nasconde sotto l’orizzonte , tramonta verso la parte di Maestro. Esso non vedendo delta costellazione, dimostra che si trovava nel Reame di Samarcha nel tempo in cui questa costellazione percorre nella notte la parte inferiore del suo arco diurno , e perciò in quei climi do vea trovarsi nella notte sotto 1’ tìriz- zonle. (б) E anche s' appellano per lo Gran Cane: cioè essi popoli dicono di essere sotto la soggezione del Gran Cane . (c; L’ articolo il più importante dice Marsden d’ agricultura ( t. I. p. ì 16. J non solo di Sumatra ma di tutto 1’ Oriente è il riso . È 1’ alimento principale di cento milioni d’uomini . (<d) L albero da cui traggono il vino i Sumatrani vien detto da Marsden Anou. Appartiene alla famigliadelle palme.Somministra una sostanza saccarina , ed una farinacea detta Sago che è molto nutritiva . Sembra da ciò che possa essere il Sagus Vinifera di Linneo. Le foglie della palma sono allungate e dentellate in cima . I frutti nascono a grappoli di trenta e quaranta insieme attaccati ad un picciuolo lungo un pajo di braccia . Per trarne il vino secondo Pojvre allorché il fruttò è della grossezza d’ una noce, lo che accade poco dopo la caduta del fiore,si taglia il picciuolo a otto soldi di distanza dal tionco, visi appende un vaso di terra turato alla sua imboccatura da un cencio per impedire che vi penetri 1’ aria esteriore che ne farebbe inacidire il succo . Ogni giorno mutasi il vaso per raccogliere il nuovo. 11 succo à il sapore del mosto. In pochi giorni inacidisce se non venga stillato : allora il liquore chiamasi Rack. ( Marsd. p. zoo.)