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t-5'4 alcuno di questa isola prende alcuno uomo, che non si possa ricomprare , convita suoi parenti e suoi compagni, e fallo cuocere, c dallo mangiare a costoro, e dicono eh’è la migliore carne che si mangi (cì). Or lasciamo istare questa materia e torniamo alla nostra . Or sappiate che questo mare ov’è questa isola si chiama lo mare di Cin, che vale a dire , lo mare eh è cantra li Magi. Essi pregando e venerando questi pretesi dii , siccome réputangli gli arbitri degli elementi,e del creato, credono potere conseguire Lutti i beni terreni,che più d’ ogni altro interessatigli,e quelli d’una vita avvenire . Riconoscono un Ente Supremo, che abita la parte la più eccelsa del cielo , ma a questo non rendono culto veruno, in quanto che s’imaginano che disdegni d’ occuparsi delle cose terrene . Questa religione non è la più estesa , ma bensì elio quella di Budda , che chiamano Budso, o degl’idoli Stranieri . Il culto di Budda nell’India, eh’ è il suo paese natio, collegasi col culto Bramani- co, perchè pretendono gl’ Indiani che Budda sia la nona apparizione o incarna/ione del loro dio Vishnu. Recente opinione accreditata dai dotti Accademici di Calcutta è che il cullo di Budda sia l’antichissimo di Mercurio, perquan- to Clemente Alessandrino, che è il primo dei Greci che ne abbia fatta menzione niun cenno dia dell’analogia di quei culti, ( Stromat. lib. 1. p. 58(> ) e eh’ anzi egli affermi Budda un uomo che per insigni virtù adorarono. Conformi alle asserzioni dell' illustre Greco sono le tradizioni dei Giapponesi, questa religione secondo essi vien dal Coylan, e dalla penisola Indiana, che essi appellano '/'ensìk, o paese celeste. Secondo essi era un mortale, e non un genio, o un pianeta come si pretende oggidì. ( Paul, a S. Barthol. Systh. Bram. p. i54- ) I Giapponesi appellano Budda Siaka, i Cinesi Fo . Secondo le tradizioni Giapponesi questa idolatrìa e di alcuni sentii anteriore alla venuta di Gesù Cristo . Il culto di Budda si distese nella penisola Indiana di là dalGange, a’ Siam, a Laos, ed è dubbio se da Siam, o dalla Corea penetrasse nel Giappone, ove lu predicato per la prima volla 63 anni innanzi Gesù Cristo, ma allora cou poco incontro,facendo argine ¿»Ile nuove opinioni la recente filosofia di Confucio e tenuta in altissimo pregio . Ebbe maggior favore presso il popolo, che maggiormente si appaga di grossolani ed assurdi racconti , che di divisamenti filosofici . Si diffuse grandemente la setta nel sesto secolo dell' era nostra per opera di un certo Danna venuto dalla Cina, che tennero in reputazione di somma virtù . Il culto di Budda e oggidì il più esteso in quell’ Impero . Avvi una terza setta detto Sinto, poco numerosa, e propria dei letterati, che non adora veruno degl’ Idoli del paese , e che a imitazione dei Filosofi Greci ripone il sommo bene nel piacere che prova 1’ animo nel vivere saggiamente , che dicesi seguace della dottrina di Confucio . Ma seguendo 1’ esempio delle sette filosofi-che di tutti gli altri popoli, definiscono le virtù a loro guisa , e reputano cosa permessa il togliersi l’esistenza. La religione di cui parola il Polo è quella di Budda, la più diffusa come abbiam detto, e che come ei lo avverte è le stessa che domina nella Cina, la quale effigia gli idoli con quelle mostruose allegoriche forme, che rendono a mio avviso tanto dispregevoli quelle strane superstizioni, malgrado le dotte apologie degli eruditi moderni. (a) 11 Giappone era giunto e tale civiltà ai tempi del Polo , da credere che ivi non avesse luogo una cosi barbara costumanza . Ma è congettura probabile, che ciò imputassero loro per mimislà i Cinesi . Potè anche in parte accreditare l’imputazione , 1’ antipatia dei Giapponesi verso gli stranieri, e forse le rappresaglie,e crudeltà che usarono nella guerra ingiustissima che fece loro Cublai Cai).