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i5i 1*56. dell’isola di zipagu (i) Zipagu ee una isola in Levante, eh’ è nell’ alto mare mille cinque cento miglia . 1/ Isola è molto grande , le genti sono bianche , di bella maniera, e belle, e la gente è idola , e non ricevono signorìa da neuno, se no da loro medesimi (2) . Qui vsi trova l’oro, (3) però n hanno assai; niuno uomo non viva, e ninno mercatante non leva di questo oro, perciò n’hanno egliono cotanto. Il palagio del Signore dell’isola ee molto grande, ed è coperto d’oro, come si cuoprono di qua le chiese di piombo, e tutto lo spazo delle camere è coperto (4) d’ oro, ed evi alto bene due dita , e tutte le finestre, e mura, e ogni cosa, e anche le sale sono coperte d oro; e non si potrebbe dire la sua valuta . Egli hanno jìerle assai, e sono rosse e tonde, e grosse, e sono più care che le bianche (a) ; ancora v’ ha molte pietre preziose , e non si potrebbe contare la ricchezza di questa isola . E il Gran Cane che oggi regna, per questa gran ricchezza, eh’ è in questa isola la volle fare pigliare, e mandovi due baroni con molte navi, e gente assai a piede ed a cavallo. L’uno di questi Baroni avea nome Abata (5) e l’altro Sanici, (6) ed erano molti savj e va- kìntri, e missorsi in mare e furono in su questa isola, e pigliarono del piano e delle case assai, ma non aveano preso nè castella, nè città. Or gli venne una mala ¿sciagura, com’ io vi dirò. Sappiate che tra questi due baroni avea grande invidia, (7) e 1 uuo non faceva per 1 altro nulla . Ora avenne un giorno, che'l vento della tramontana venne si forte, ch’eglidissoro, che s’egli non si partissono, tutte le loro navi si romperebbono : montarono sulle navi, e missorsi nel mare, e andarono di lungi di quivi quattro miglia, a un’altra isola non molto grande. Chi potè montare su quella isola ¿>i campò, gli altri ruppono. E questi furono bene (1) 7ipangu ( Coti. Ricc. ) Zibagum ( Cod. Pucc. ) Gunpanzue ( Magi. II ) (2 j E fuinno re ehe non fa tributo a persona ( Magi. II. ) (j) In abbondanza ( Cod. Pucc. )(4) E lastricato ( Cod.Pucc.) (V) Abatur( C od. Ricc. ) Abatan ( Cod. Pucc. j {6) f'orisanchin ( Cod. Ricc. ) Vinameni ( Magi. II. ) (7) E discordia ( Cod. Pucc. ) (rt) Oliviero Nort conforma « he b uno degli articoli di Mercatura i più importanti del Giappone . Le pei le grosse tonde,e rosse sono più sii mate dille bianche. (Thunb. Vnj.t. III. p. n.not. ) Intorno al commercio del Giappone il dottissimo Kaempler ha scritto megliod’egn» altro ( Lib. IV. c. 8.)