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porta della casa tutti gli uomeni degli osti (a) suoi, e '1 die che vi vengono ; e 51 die che se ne vanno sì spengono la scrittura ; sicché il signore può sapere chi va, e chi viene : e questo è bella cosa e saviamente fatta . Or v’ ho detto di questo una parte ; or vi vo contare dalla rendita die hae il Gran Cane di questa terra e suo distretto , eh’ è dell’ otto parti 1’ una deli Magi (U) . 1^0- della rendita del sale Or vi conterò della rendita, che hae il Gran Cane della città di Quisai , e delle terre e delle genti che sono sotto lei ; e prima vi conterò del sale . Lo sale di questa contrada rende l’anno al Gran Cane ottanta (i)tomani d’oro, ciascuno tornanoee ottanta mila saggi d’oro, che monta per tutto sei milioni e quattrocentomila saggi d’oro, e ciascuno saggio d’oro vale più d’un fiorino (c)-.e quest’èmaravigliosa cosa . Or vi dirò dell’ altre cose . In questa contrada nasce e favisi più zucchero che in tutto l’altro mondo (c/) e questo è ancora grandissima rendita . Ma io vi dirò di tutte ispezie insieme . Sappiate che tutte ispezierie, tutte mercatanzie rendono al Re il terzo per cento (2) e del vino che fanno del riso hanue ancora grandissima rendita, e de’carboni, e di tutte le dodici arti, che sono dodici mila istazioni,(e) n’hae ancora grandissima rendila; che di tulle cose si paga gabella della seta si da dieci per cento, sicché io (ì)Ottanta tomani d'oro,ciascuno tornano è 80. saggi d'oro,sicché monta inflitto set mila quattro cento migliaia di saggi d' oro e ciascuno saggio vale più d' uno fiorino d'oro. ( ( od. Puc. ) (2.) Il tre e mezzo per cento (Magi. JJ-)„ De aromatihus quibu- scum „ recipuit magnus Kaam de cento mensuris tres et dirnidia ( Cod. liicc. ) (a) Oste , significa in questo caso l’albergato, come avvene esempi nel Bocc. Gior. io. 20. 9. 28. „ cominciò ad esser ,, lieto d’ avere avuto cosi fatto oste ; a „ vergognarsi che poveramente gliele „ pareva aver ricevuto „ . (¿) I rammentati regolamenti di buon governo- possono aver servito di norma a questi simili che sonosi stabiliti posteriormente nelle città grandi d’ Europa . (c) 11 Fiorino era la moneta d’oro che battevano i Fiorentini e che avea corso in tutta Europa c Levante cominciò il tomune a battere detta moneta nel 1252. La bontà dell’ oro era a ventiquattro carati ed il peso d’ ogni fiorino era di un’ ottavo d’oncia . L’ impronta era dall’ un lato il giglio oper miglior dire il fiore del giaggiuolo ( Iris. Fiorentina Limi. ) dall’ altra parli il S. Giovanni come tuttora si pratica . Ogni fiorino valu lavasi soldi venti(Gio. Vili. lib.VI-c. 52.)ad imitazione dei Fiorentini in molli alu i luoghi cominciaronsi a battere i fiorini ma con varia improntaVed.DuCange \u\ fiorens. (ì/) Cioè nel rimanente della Terra. (e) Istazioni, cioè botteghe come porta la lezione l\amusiana.