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ili tali ventimila e di tale trentamila, sicché il numero sarebbe si grande, che non si potrebbe contare, nè credere di leggieri . (a) Ne non intendiate, che quegli uomeni siano tutti Tar- teri, ma ven’ ha del Cattai ( i) • e non sono tutti a cavallo quelle guardie, ma gran partito a piede. La rendita del Gran Cane di questa provincia delli Magi non si potrebbe credere, nè a pena iscrivere, e ancora la sua nobiltà. L’usanza de’Magi, sonocom’io vi dirò. Egli è vero che quando alcuno fanciullo nasce, o maschio o femmina , il padre fà iscrivere il «.lì t; l’ora e U pumo e il segno e la pianeta , sotto ch’egliè nato, sicché ogni uomo lo sa di se(2) queste cose; e quando alcuno vuole fare alcuno viaggio,o alcuna cosa, vanno a’ loro astrologi ,in cui hanno gran fede , e fannosi dire lo loro migliore (3). Ancora vi dico che quando lo corpo morto si porta ad ardere, tutti i parenti si vestono di canovaccio , cioè vilmente , per dolore , e vanno così apresso al morto, e vanno sonando loro ¡stormenti e vanno cantando loro orazioni d’idoli* e quando e sono là ove il corpo si dee ardere, e’ fanno di carte uomeni e femmine , cavalli, danari, cammelli e molle altre cose; quando il fuoco è bene acceso fanno ardere il corpo con tutte queste cose, e credono che quel morto, cioè colui, avrà nell’altro mondo tutte quelle cose da di- verò al suo servigio, e tutto l’onore che gli è fatto in questo mondo quando 1’ardegli sarà fatto quando andrà nell’altro mondo dagli Idoli (Jj) . E in questa terra ee il palagio del Rè che si fuggì, (i) Asiai ( Cod. Puc. ) (2) E et altrui ( Cod. Puc. ) (3) Quello eh' è da far« ( Cod. Puc. ) (a) Quantunque il potere degli Impe- radori della Cina posteriori a Cublai Can non sia di gran lunga da compararsi al suo, sterminato è tuttavia il numero dei soldati in Cina . Secondo il Semedo e il Ricci eranvi ai loro tempi alla guardia di Nan-King 40000 Soldati , 80000 in Pekino, e più d'un milione nell'Impero ( Semed. p.142) Oggidì secondo Ma- carteny si reputa che l’armata sia un milione di fanti , e ottocento inila cavalieri ( Amb. t. IV. p. 520.) (A) 1 riti funebri sono minutamente descritti dal Semedo (p. 108 ). E vedonsi confermale le asserzioni del nostro , c 1’ uso di prendere il bruno vestendosi di panni grossi, e pesanti di color bianco . Sembra che sia accaduto un cambia, mento in detti l iti che prima ardevano i corpi molli, oggidì gli pongono in casse e sotterratigli . Tuttavia 1' uso di altiere i corpi non pare, « he esistesse nemmeno anticamente, mentre ai tempi del primo Relatore Musulmano pubblicato dal Rinaudot sotterravangli ( -Anc. Relat. p. 27 ). Ma può darsi che per le continue guerre,e crudeli che afflissero per tanti anni la Cina innanzi l’età del Polo per la sicurezza della spoglia mortale dei iofro parenti usassero ardergli.