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cose . Or ci partiamo, e dirovi d’ un’ altra città , che ha nome Codila di lungi da questa sei giornate verso mezzodie. 113. DELLA CITTA’ CHE HA NOME CODIFU ( I ). Quando 1’ uomo si parte di Ciagli e’ vae sei giornate verso mezzodì tuttavia trovando (-2) città e castella di grande nobiltà ; e sono idoli, e ardono lo corpo morto, e sono al Gran Cane, e hanno moneta di carte , e vivono di mercatanzie e d’arti, e hanno grande abondanza d’ ogni cosa da vivere , ma non ci ha cosa da ricordare , e però diremo di Codifu. Sappiate che Codifu fu già mollo grandissimo reame, ma il Gran Cane lo conquistò per forza d’ arme ; ma ancora ellaee la più nobile città di quel paese. Quivi hae grandissimi mercatanti , quivi hae tanta seta eh’ è maraviglia , e belli giardini e molli frutti e buoni ; e sappiate che questa città ha sotto se quindici città di gran podere, e sono tutte di grande mercatanzie e di grande prode, (a) E dicovi che negli anni Domini mille-dugento-settanta-tre il Gran Cane avea dato a un suo barone bene ottanta-mila cavalieri,che andasse a questa città per guardarla e per salvarla ; e quando egli fue istato in questa contrada un tempo, egli ordinò con certi uomeni di quel paese di fare tradimento al signore, e rubellare tutte queste terre al Gran Cane . Quando il Gran Cane seppe questo vignando suoi due baroni (3) con cento-mila cavalieri; quando questi due baroni vi furono presso , il traditore uscì fuori con questa gente che avea , che erano bene cento-mila cavalieri e molti pedoni ; qui si fu la battaglia grandissima; il traditore fue morto e molti altri ; e tutti coloro della terra eli’erano colpevoli il Gran Cane gli fece uccidere , e a tutti gli altri perdonò . Or ci partiamo di qui, e dirovi d’ un’altra citta eh’ è verso mezzodì, che ha nome Singni. 114. DELLA CITTA’ CHE HA ROME SINGNI (4) . E quando l’uomo si parte di Codifu , l’uomo va tre giornate (i) Tandifu ( Cod. Ricc. ) Tandifi ( C. Magi. li. ) (?.) Truova ( Cod. Pucc. ) (5) Uno suo Barone ( Cod. Pucc. ) (4) Singuimatu ( Cod. Ricc. ) Segui (Cod. Pucc. ) (a) Prode ; lo stesso che prò , giova- „ Ed io pensava andando mento, utile : in questo luogo ha 1'ulti- ,, Prode acquistar nelle parole sue mo significato i cosi 1’ adoperò Dante : ( Purg. XV- )