Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/343

12 5 Qui si truova oro assai ; la moneta minuta ee di porcellane , e così tutte queste provincie, coinè Gangala e Chagigu ed Anni^ e spendono oro e porcellane. Quivi lise pochi mercatanti, ma sono ricchi. Egliono vivono dì carne e di lardo (i) e di riso e di molte buone ispezie . Or lasciamo di questa provincia , e dirovi d un’altra chiamata Chugui verso il levante. 1 09- della provincia di chlgiu (i). Chugiu è una provincia verso il levante , che quando 1’ uomo si parte di Toloma e’ va dodici giornate (3) su per un fiume ov’lia ville (4) e castella assai. Non v ha cose da ricordare. Di capo delle dodici giornate si truova la città di Sinuglil , (')) la quale è molto nobile e molto grande, e sono idoli, e sono al Gran Cane, e vivono di mercatanzie e d’arti, e fanno panni di scorze d’alberi, e sono bel vestire di state, elle sono certe file traggono delle dette ¡scorze («) . Egli sono uomeni d’arme, non hanno moneta, se non le carte del Gran Cane; e (6) v’ha tanti leoni, che se ne- uno dormisse la notte fuori dì casa, sarebbe incontanente mangiato: e chi di none va per questo fiume, se la barca non ista }>en di lungi della terra , quando si riposa la barca , andrebbe alcuno leone , e piglierebbe uno di questi uomeni, e mangerebbolo; ma gli uomeni se ne sanno bene guardare . Gli leoni vi sono grandissimi , e pericolosi (-). E sì vi dico una grande maraviglia che due cani vanno a un gran leone ( e sono questi cani di que- (i) di biade ( Cod. Pucc. ) (2) Cyuguy ( Cod. Ricc. ) Chuguìn ( Cod. Pucc. ) (3) Quindici ( ibid. ) (4) Cittìi ( ibid. ) (5) SjrnHilghe ( Cod. Ricc. ) Suttgiu ( C- Magi II.) (6) E v hanno tanti leoni , che se neuno vi dormisse la notte fuori di casa sarebbe incontanente mangiato da loro ( Cod. Pucc. ) (7) E dirovi un gran fatto chi e ci avviene ( Cod. Pucc. ) (a) Qui dee intendersi che indrappano questi panni con (ila , che traggono daL- Ja scorza dell’ alberoche il Polo rammenta. In fatti in Cina cresce un arbusto dis- tortodetto/vo eh a foglia più larga delfiniera, di forma rotonda, liscia , verde nella parte inferiore , coperta di peluria nell’ esteriore . I ramoscelli dell’arbusto hanno circa un pollice di groMexza, sono pieghevoli ed ancor quelli sono di lanugine ricoperti come le foglie : appassiti si mettono a macero come la canape , e spogliati della prima buccia la seconda separasi in fila sottili che si acconciano a mano ; i quali s’ indrappano senza batterli , nè filarli . 11 drappo leggero fatto con queste fila chiamatilo Ko- pu ( Hist. Gen. des Voyag. t. VI. p. 225.) A Thunberg nel Giappone fu fatto vedere un drappo bianchissimo tratto dalla seconda buccia del moro papirifero ( t. IV. p. 14'-- )• Indigena delia Cina è l’ortica nivea,che prospera anche fra noi la cui scorza serve per trarne un litoidi cui si valgono per far corde , e tesser tele ( Targ. Ist. Dot. t. III. p. 247- )