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assai (i). Quivi lia grande quantità di quelle besliuole che fanno il moscado. Or ci partiamo di qui, e dicovi d’altre contrade bene e ordinatamente come voi udirete (2). C)(}. DELLA PROVINCIA DI SINDAFA (3) • E quando l’uomo è ito venti giornate per ponente, com' io v’ho detto, l’uomo truova una provincia ch e chiamata ancora delle confine de’ Magi, e hae nome Sindafa . E la mastra città hae nome Sardaiu (4) •> quale fue anticamente grande città e nobile , e fu vi entro un molto grande e ricco re: ella givoe intorno bene venti miglia. Ora avvenne che fu così ordinata, che il re che morì e’ lasciò tre figliuoli. Sicché egliono partirono la città per terzo, e ciascuno rinchiuse (5) lo suo terzo di mure dentro da questo cir- covito, e tutti questi figlinoli furono re, e aveano grande podere (7) di terre e d’avere, perchè lo loro padre fu molto poderoso, e l Gran Cane disertò questi tre re, e tiene la terra per se . E sappiate che per mezzo questa città passa un grau fiume d’acqua dolce, ed è largo bene mezzo miglio ,ove ha molti pesci, e vainfìno al mare Oceano, e havvi bene da ottanta in cento miglia (a), ed è chiamato Quiiafu (7). E in su questo fiume hae città e castella assai, e havi tante navi che apena si potrebbe credere chi noi vedesse ; e v’ ha tanta moltitudine di mercatanti, che vanno giuso , e suso eh’è una grande maraviglia. E il fiume è sì largo, che pare un mare a vede- ( r) Lupi , orsi , cavriuoli , cervi , ciani assai ( Cod. Pucc. ) (2) In liac provincia crescit in copia iriticum et risurn ( Cod. Ricc. ) (5) Syndinfa ( Cod. Ricc. ) Si- difu ( C. Magi. II. ) (4; Syndinfa ( Cod. Ricc. ) Sindi fa ( C. Magi. II.') Sardan- fu ( Cod. Pucc. ) (5) Accerchio ( Cod.Pucc.) ((i) Potenzia ( Cod. Pucc. ) (7) Quia/fu ( C od. Ric. e Pucc. ) di , Buflbn crede essere d’ altra specie quello che vive nelle calde regioni Asiatiche ed A Africane . L'autorità del nostro che trovollo in questa contrada centrale della Ciuasembracontradire all’opinione del Flinio Francese . Gli Antichi descrissero una Lince favolosa di tale acutezza di vista da scorgere gli oggetti attraverso i corpi opachi , la cui orina indura- vasi e diveniva la pietra preziosa detta Lapis Lt rieurius (Plin. Ihst. natur. Lib. Vili. c. 21. e 58. Bullon (¿uadrup. Artici. Ljrnx , ou Loup Cervici- J . (a) Qui à errato il Codice: non dee dire ottanta in cento miglia , ma giornate • Infatt. nel testo Riccardiano lc^gesi „ Su- » per (lumen illuni multae civitates et v oppida sunt. Usque ad Oceanum pro- » tenditur per triginta dietas „ Nella Lezione Ramusiana dice che il fiume Quia/i scorre per cento giornate sino al mare Oceano ( p. 34- A ) Talché si concilia 1’ una e 1' altra Lezione, cioè che il fiume Quian ha per cento giornate di corso , e che la città è a trenta giornate di distanza dal mare .