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8r mercatante, nè ninno arlefìce , nè villano non puote tenere nè falconi, nè cani da cacciare presso , dove il Signore dimora , a trenta giornate (a). Da questo in fuori ogni uomo a suo senno puote fare di questo. Ancora sappiate, che in tutte le parti, ove*il Gran Cane ha signoria, ninno re, nè barone nè alcuno altro uomo non può prendere , nè cacciare nè lievre (7v), nè ciani, nè cavriuoli, ne cierbi, nè di ninna bestia che moltiprichi (r), del mese di Marzo infin o all’Ottobre. E chi contra ciò facesse sarebbe bene punito. E sì vi dico ch’egli è si bene ubbidito, che le lievre, e dani, e cavriuoli, e l’altro bestie , eh’ io v’ho contato, vegniono più volte infìno all'uomo ,e non le tocca, e non le fa male. In cotal modo dimora lo Gran Cane in questo luogo infìno alla Pasqua di Risurresso ; poscia si parte di questo luogo per questa medesima via alla città di Cablau (i) tutta via cacciando e uccellando , a solazzo, e a grande gioia . 78. COME IL GRAN CANE TIENE SUA CORTE CON FESTA (cl) E quando egli è venuto alla mastra villa di Cablau , egli dimora nel suo mastro palagio tre dì e non più: egli tiene grande corte e grande tavole e gran festa, e mena grande allegrezza con queste sue femmine , ed ee grande maraviglia a vedere la grande solinita che fa il Gian Sire in questi tre dì. E sì vi dicoche in questa citta ha tanta abondanza di masnade (e), e di gente tra dentro e di fuori della villa ; che sappiate ch’egli ha tanti liorghi quante sono le porte, cioè, dodici molti grandi, e non è uomo che potesse contare lo numero della gente , che assai hae più gente negli borghi che nella città. E in questi lx)rghi albergano i mercatanti con ogni altra gente, che vegniono per loro bisogna alla terra e ne borghi. Hae altresì belli palagj, come nella città . E sappiale che nella città non si sotterra uiuuo uomo che muoia, anzi si (1) Camblaj* ( Cod. Pucc. ) (n) Si ravvisa da ciò eh’ esistevano le bandite ancor là , e divieti di cacce . (¿») Liévre per lepre voce pretta francete ■ (c) Moltiprichi , per moltiplichi. (d) Questo Capo è l’Xl. del Lib. 2. nel Cod. liirc. , c segue quello ove tratta della Città di Cambalu ; talché si ravvisa chiaramente , che la lezione Ratnu- siana , e la versione Riecardiana furono tratte da un Autografo di Marco Polo riordinato , ricorretto , ed ampliato , e di alcune inutili ripetizioni abbreviato . (<?) Masnada significa qui semplice- mente compagnia, o truppa di gente .