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r1 quelle che sono buone e belle di tutte cose, sono messe a servire lo signore in tal maniera , com’ io vi dirò. Egli è vero, che ogni tre dì e tre notti, sei di queste donzelle servono lo signore in camera e al letto, e a ciò che bisogna, e’1 signore fae di loro quello eh’ egli vuole, e di capo di tre dì, e di tre notti vengniono le altre sei donzelle , e cosie vae tutto 1’ anno di sei in sei donzelle. G8. DE FIGLIUOLI DEL GRAN CANE. Ancora sappiate , che l Gran Cane hae delle sue quattro moglie ventidue (i) figliuoli maschi ; lo maggiore avea nome Cingliy Cane (2) , e questi dovea essere Gran Cane e signore (3) di tutto l’Imperio . Ora avvene eh’ egli morìo, e rimase un figliuolo che ha nome Temur, e questo Temur dee essere Gran Cane e Signore, perchè fu figliuolo del maggiore figliuolo. E sì vi dico, che costui è savio uomo e prode e bene aprovato (a) in più battaglie, e sappiate che 1 Gran Cane (4) ha venticinque figliuoli di sue amiche, e ciascuno è gran barone ; e ancora dico che degli ventidue figliuoli ch’egli ha dello quattro moglie, gli sette ne sono re di grandissimi reami, e tutti mantengono bene loro regni, come savi e prodi uo- meni che sono, e ben tengono ragione, e risomigliano (7>) dal padre di grandezza e di senno (5), è 1 migliore rettore di gente e d’osti che mai fosse tra Tarteri. Or v’ ho divisato (c) del Gran Cane, e di sue femmine , e di suoi figliuoli, ora vi diviserò com’egli tiene sua corte , e sua maniera. 69. DEL PALAGIO DEL GRAN CANI . Sappiate (6) veramente che 1 Gran Cane dimora nella mastra città, eh’è chiamata Comblau (7) tre mesi dell’ anno, cioè, Diti) Dodici figli ( C. Magi. Il ) XXII. ( Cod. Ricc. ) (2) ChincTUn ( ilid. ) Chì- ehin ( C. Magi. II. ) (3) Dopo la morte del padre ( Cod. Pucc. ) (4) Avea avuto sessanta figliuoli delle sue amiche ( C. Magi. II. ) (5) perocché egli è il migliore rettore ( Cod. Pucc. ) (6) Conta che 'l Gran Chan ha un palagio murato in due mura ( C. Magi. II. ) (7) Camblau ( C Magi. III. ) («) Aprovato per posto a prova. Questa voce non è registrata nclVocabolario (¿) Risomigliano dal padre , questo verbo fu usato da Dante e dal Boccaccio ma retto dal terzo caso,e non dal s«sto come qui si usa . (c) Divisare per descrivere e ordinata- mente mostrare , 1’ adoperò frequentt- mcnte ed elegantemente 1’ autor« d«l libro dol’ Cento Novelle .