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DI MARCO POLO IX madre, le sue dame . Così finì la signorìa dei Song, dopo trecento venti anni di durata ( torri. //. not. 547-)- e così avviene quaudo Iddio vuol far ragione degl' imperj. XV. Giunsero i Poli alla corte tartarica, mentre si travagliavano quelle guerre, e Marco, nel Milione ne scrisse la storia. Ma in quei frangenti Niccolò e Maflìo renderono al Gran Can un importante servigio . Cublai volle che la guerra contro i Song, s’incominciasse dall’assedio di Siang-Yang, baloardo dell’ Hu-quang. Ma i difensori leali , soccorsi dal forte sito, circondato di molte acque, che ne rendevano malagevoli gli approcci, e agevolavano il vettovagliar la città, fecero così lunga e mura vigliosa difesa, che già domato l’Imperio dei Song, non fecer mostra d’arrendersi, con grave dispiacere del Gran (ìau : offrirono i Poli di far mangani alla maniera di Ponente, per battere con effetto la città . Cublai accettò la proferta , feceli provvedere di operai, e d’ogni cosa opportuna, e furono costruite macchine capaci di scagliar pietre di trecento libbre di peso; e trasportate per acqua sotto la città, tanto dauno Aa. «*79. recaronle alla prima scarica, che atterriti i terrazzani, a onorati patti si arresero. Questa spedizione fatta cosi presta, crebbe la reputazione de’ tre Yinieiani presso il Gran Can e la sua Corte ( toni.ir.p.Ò02. ) (1) . La conquista dell’Imperio Meridionale, diede occasione di valersi utilmente di Marco.Bayan appena ebbe in suo potere Quinsay, pose sotto sigillo gli uilìzj e tribunali, ed estrasse poscia dagli archivi le carte geografiche , e le memorie utili a conoscere le forze, e i redditi della novella signoria. 9 O Cublai, per raccorre ampia messe di notizie amministrative, inviò il giovinetto Poloa Quinsai. L’opulenza, l’agiatezza , il lusso, la vastità della molle città, destò stupore nel Viniziano, che ne fece incantevole descrizione: crebbero la meraviglia i redditi strabocchevoli dell' opima conquista : ei ne enumerò i dazi, e potè esserne a pieno istruito dai registri, quando ivi fu a farne là ragione, (2) e da ciò che leggesi nel Milione ( 1) Anche lo Storico Raschid,narra i particolari riferiti dell'assedio di Saja fu eh’ ■esso appella Sian-fu . Ma l’onore dell’ invenzione delle macchine l'attribuisce ad un Maomettano di Damasco , o di B-ilbecca( Hist. des Mong. p. 679 ). Nel Testo Parigino si legge , che i due fratelli e Marco , proposero al Gran Can di costruii e «jaelie macchine, e che si servirono d’un Alemanno , e d’ un Cristiano Nestorino loro familiari , ch'erario buoni maestri di macchine . E detto pure, che erano passati tre anni dopo la conquista del paese de’Mangi, e la piazza non erasi peran he arresa-Ciò dichiara che i mangani furono costruiti nell’anno e che mijueU'an- no dimorava Marco alla Corte del Can. ( Cod. Par. p 162.) • (a) Si legge nel Ramusiano ( t. li. p. 340.) : # avendosi trovato messcr Marco
- in questa citta di Quinsai,quando ai rende conto ai fattori del Gran Cun dell'eu-
Alarc. Poi. T. /. a X VI