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XXIV VITA che alcuno osi affermare che l’età nostra, nell' arte di regger gli uomini , vinca le elà passate . Del governo della famiglia, sommo maestro fu Giobbe, del principato Giuseppe. E a coloro che ammirano i così detti eroi, fondatori di grandi imperi,e che si cinsero corone grondanti di sangue e di lacrime, non dierono i secoli posteriori a lor ventura , uomini che comparar si possano ai Gengiscanidi (i). (i) Nella splendida edizione dell'Opera intitolata Vite e Ritratti d’illustri Italiani . Padova Tipografia Bettolìi 1812. t. 1. 4-° fu data una Vita di Marco Polo scritta dal chiarissimo Don Placido Zurla,ed un ritratto inciso di lui,senza indicazione dell’originale da cui fu tratto. Non ho creduto riprodurlo,perchè fui, dall’esatto ed illustre letterato Ab. Morelli assicurato con sua lettera de’iò.di Novembre 1818. che fu copiato su quello s che a capriccio fece dipingere il Grisellini nel Salone dello Studo di Venezia.