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di legname, e sono coperte di feltro, e sono tonde , e portalesi dietro in ogni luogo ov’ egli vanno, perchè gli hanno ordinato sì bene le loro pertiche, ond’egli le fanno, che troppo bene le possono portare leggiermente in tutte le parti ov’ egli vogliono. Queste loro case sempre fanno (i) 1’ uscio verso il mezzodie (//) . Egli hanno carrette coperte di feltro nero, che , perchè vi piova suso , non sì bagna nulla cosa che dentro vi sia. Egli le fanno menare à buoi, e a cavalli (2) , e in sulla carretta pongono loro femmine e lor fanciulli. E sì vi dico, che le loro femmine comperano e vendono , e fanno tutto quello che bisogna a’ loro mariti ; perocché gli uomeni non sanno fare altro che cacciare e uccellare , e fatti d’ oste (r) Egli vivono di carne e di latte , e di cacciagioni, egli mangiano di pomi di Faraone (r/), che ve n’ ha grande abondanza da tutte parti, e mangiano carne di cavallo e di cane e di giumente e di buoi e di tutte carni, e heono latte di giumente. E per niuna cosa l’uno non toccherebbe la moglie dell’altro, perochè l’hanno per malvagia cosa, per grande villanìa. Le donne son buone,e guardono bene l’onore di lot o signori , (3) e governano bene tutta la famiglia, e ciascuno può pigliare tante moglie quant’egli vuole infino in cento, s’egli liae da poterle mantenere. E l’uomo da alla madre della femmina , e la femmina non dà nulla all’ uomo (7j); e hanno per migliore e per pine veritiera la prima moglie, che l’altre, e gli hanno più figliuoli che l’altre genti per le molte femmine 5 e prendono per moglie le cugine , e (1) Loro ( C. Magi. III.') (2) Cammelli ( Cod. Pucc. ) Citamelis ( Cod. Ricc. ) (5 )E di loro ( Cod. Pucc. ) (a) Pallas ha dato ¡1 disegno e la descrizione di tali abituri che confermano le asserzioni del nostro ( Voy. t. II. p. 166.) (¿) Ciò conferma Pallas ( Vo_y. t. II. p. 168.) come pure che mangiano ogni sorta d’animale come scojattoli, marmotte ec. purché siano grassi . (c) Fatti d' Oste . Oste significa nimico , e le schiere ni miche, e il Campo, ma usato cosi significa fatti di guerra . Infatti Fra Pipino traslatò cosi „ viri ea- », rum curam domi uxoribus relinquen- „ tes , venacioni , et aucupiis atcjue ar* ,, morum bellorumque exercitio sunt ,, intenti. ,, Si noti la brevità del testo volgare . (d) Qui il volgarizzatore non ben comprese e mal tradusse: in vece di pomi di Faraone dovea dire sorci di Faraone come leggesi nell’ Ed. l\aumisiana , e nel Riccardiano , ove leggesi „ quae ( repti- lia ) vulgo dicuntur ratti Pharaonis „ . Questo sorcio potrebbe essere il Mus oe- conomus descritto nell’ Ap. del viaggio di Pallas ( 11. 19. ) e di cui riconobbe essere smisurata la quantità nelle pianure comprese fra i fiumi Ingoda , e Arguii , di cui descrive il viaggiatore le constu- manze ( t. V. p. 58(i. ) (c'j Anche antica costumanza dei Germani . ,, Dotem non uxor marito, sed „ uxori maritus offerì „ ( Tacit. Gemi. )