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XXII TITA mentaria disposizione, in virtù della quale rendè la libertà ad un suo schiavo ( Zurl. Diss. t. /. p. 7 1. ) • Ed opinerei che quell’atto benigno, di poco precedesse la sua morte. La sua spoglia mortale fu riposta nella Chiesa di S. Lorenzo, probabilmente nel sepolcro che fece fare pel padre suo (1) . XXX. Ecco il poco che sappiamo d’uomo tanto famoso, che alla repubblica, emula della sua patria preparò il vanto di aver dati i natali allo scuopritore di un Nuovo Mondo, che per avere ravvivata la notizia dei Mozioni, che soffiano nei mari dell’Indie, può essere l’Ippalo posteriore appellato (v. 1.1. p. i56.) . Dirimpetto alle peregrinazioni del Polo, fanciullesche furono quelle dei celebrati Argonauti. Ei solo arricchì di più lumi l’Europa, che la dotta Grecia, la potente Roma, e i posteri hanno allogato il Polo fra’più rari ed illustri figli della nostra penisola . Ed a mio avviso merita d’essere 1’Erodoto Italiano appellato (2). Infatti al tempo dell’Alicarnassense era la Grecia la più gentile , e colta contrada dell’universo; eralo al tempo del Veneto l’Italia. Poco innanzi il nascimento del Greco emerse il Medo , che distrusse le più potenti monarchie dell’Asia, ed esso scrisse della guerra medica, delle costumanze e vicende dei popoli vinti. Poco innanzi il nascimento del Veneto, il Tartaro soggiogò pressoché tutta l’Asia, parte d’Europa , e il viaggiatore scrisse dei Tartari , e delle costumanze dei popoli debellati . Viaggiò Erodoto per erudirsi,e vedere le regioni che descrisse; agio di farlo ebbe il Polo, e di penetrare fino alle barbare dimore di quelle genti . S’istruì il Greco dai sacerdoti Egizj , depositari del sapere di quella età ; l’Italiano ebbe copia di lumi alla Corte di Cublai Can, ch’era la più civile e potente dell’Asia. Istruitisi ambedue di cose ignote, ebbero entrambi (1) Sappiam dal Ramusio che in quella chiesa diè sepoltura al padre suo . Il S anso vi no poi ( Ven. Illust. Ven. l581 .p. 25.) scrive: » sotto l’Angiporto ( di San Lo- 9 renzo ) è sepolto quel Marco Polo, cognominato Milione, il quale scrisse i viaggi

  • del Mondo Nuovo , e che fu il primo avanti Cristoforo Colombo , che ritrovasse

» nuovi paesi , al quale non si dando fede, pei’ le cose stravaganti , eh’ egli rac- p conta , il Colombo aggiunse credulità ai tempi dei nostri padri » (2) Non so se questo parallelo darà occasione di scandalo al sig. Ugo Foscolo , o almeno di amplificazione.Esso fornito di grand’ingegno non ha bisogno di mendicar gloria co’sarcasmi, soprattutto quando non hanno fondamento. Ei mi attribuisce d’ aver comparato il Petrarca ad Epaminonda , e per rendere più guardinghi i leggitori al prestar fede, anche a certe asserzioni d’uomini meritamente reputati ingegnosi , gli prego di volgere lo sguardo sulla pagina della mia rita del Petrarca cui allude il sarcasmo: mi permetterà il signor Foscolo di ripeterli quel celebre verso p Rien n’ est’ beau que le vrai t le vrai seul eti aimable .