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s7 d’idoli di diverse fatte, agli quali fanno sacrificj grandi, e grandi onori • e sappiate che ogni uomo che hae fanciulli fi notricare uno montone ad onore degl’ idoli. In capo dell’anno, ove è la festa del suo idolo, il padre col figliuolo menano questo montone dinanzi dall’ idolo suo , e fannogli grande riverenza con tutti gli figliuoli; poscia fanno correre questo montone, falto questo, rimenallo dinanzi dall’idolo , e tanto vi stanno (i J eh’è detto il loro ufìeio; e i loro preghi sono che gli salvi i loro figliuoli. Fatto questo, danno la loro parte della carne all'idolo , 1’ altra taglionoe portano a casa loro , o ad altro luogo eli’ egli vogliono , e mandano per loro parenti , e mangiano questa carne con gran festa, e riverenza. Poi tolgono l’ossa, e ripongole in soppidiani (cì) e casse molto bene. E sappiate che tutti gl’ idolatori, quando alcuno ne muore , gli altri pigliano il corpo morto, e fannolo ardere ; e quando si cavano di loro casa , e sono portali al luogo , ove debbon essere arsi, nella via i suoi parenti in più luoghi hanno fatte certe ( 2) case di pertiche o di canne coperte di drappi di seta, o ad oro, e quando sono col morto dinanzi a questa casa, si posano lo morto dinanzi a questa casa, e quivi hanno vino e vivande assai ; e questo fanno perchè sia ricevuto a cotale onore nell' altro mondo . E quando il corpo è menato al luogo, ove dee essere arso, quivi hanno uomeni di carte intagliati, e cavagli, e caminegli, e monete grasse, come bisanti (A), e fanno ardere lo corpo con tutte queste cose, e dicono , che quel corpo morto avrà tanti cavagli e montoni (3), e danari con ogni altra cosa nell’altro mondo , quant’egli ne fanno ardere per amore di colui in quel luogo dinanzi dal corpo . E quando lo corpo si va ad ardere tutti gli storementi (c) della terra vamio sonando dinanzi a questo corpo. Ancora vi dico , che quan- ( 1 ) Che sii è detto loro che ee sono esauditi i loro priegh i che e salverà i loro figliuoli ( Cod. Pucc. ) (a) Casse ( Cod. Pucc. ) (3) Cammelli ( Cod. Pucc. ) (a) La Crusca alla voce soppidiano allega in esempio questo passo di Marco Polo, e siccome la voce svppidiaito manca nel Codice Pucc. si ravvisa che il testo citato è quello che pubblichiamo . (A) In Bisanto era una moneta d* oro dell’ Impero Bisantino di cui parlano molti scrittori dell’ età di mez.7.0 . Da due passi citati dal Du Cange pare che il Bisunto valesse cinquanta soldi, e che fosse del peso di tre danari . Le Branc pretende che cosi chiamassero ogni moneta d’ oro . Eranvi anche Bisanti d’argento ( Du Change Gloss. vox Bysan- tius ). (c) Stormento per strumento musicale fu usato da Giovanni Villani, da Arri- ghetto da Settimello e nelle Novelle antiche ,