Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
LI MARCO POLO XXI Ma aneli’esso provò l’invida malevolenza, e fece anch’ei il tristo esperimento, che la reputazione d’uomini sommi è sovente in balìa dei maligni, e degl’ignoranti . La strabocchevole grandezza e opulenza dell’imperio tartarico,fu creduta una favola, e perciò fu spacciato bugiardo, ed esso e il suo libro, ne ebbero per derisione il soprannome di Milione (ì). XXIX. Il tempo fa ragione dell’invidia e dell’ignoranza, ed il vero emerge ne'secoli posteriori, ed anche fra’gentili contemporanei, perciò gl’imparziali lo tennero in altissima stima, che procacciavasi con grate maniere. Attestano T Àqui, Fra Pipino, ch’esso era ingenuo, di gran valore (i. n.p. 4- ), savio, fedele, devoto, e ornato di onesti costumi,e ciò per relazione di coloro che il conoscevano, e che per le molte sue virtù la relazione dei suoi viaggi era degna di fede . Anche i più illustri personaggi, che giungevano in Venezia , erano avidi di conoscerlo. La figlia dell’ infelice Baldovino li. erede di vani diritti, e di sventure, che recò in dote a Filippo di Valois, nominò il Signor di Cepoy suo Vicario Generale nell’ Imperio di Costantinopoli , ed esso nel passare da Venezia volle conoscere, com’ei lo appellaci manieroso viaggiatore che per isli- ma ili esso e per reverenza pel suo signore, gli die copia del Milione, lo- cliè fu occasione di divulgare la fama del Polo in Francia ( Sinner.Cata- i3q7 log.Cod. Manus. Bibl. Bernens. Beni. 1770. i/iS.t. /i. p./[\g.e seg.). Sappiamo ch’ei giunse almeno al settantatreesimo anno d’età, per una testa- An. i5a3. (») Cosi scrive il Dogiioni nell’Istoria Veneziana ( Venez.1598. in 4 ° piGl.).
- Fu a tal tempo anco quel Marco Polo , cosi celebre, il quale con Niccolò suo
» padre, e con MaiHa suo fratello di famiglia nobile Veneziana, ritrovandosi in » Costantinopoli con un grosso capitale di merci, portatevi per mercantare , si
- condusse nella Corte del Gran Can del Catajo,dove si fermò per molti annije in
» maniera fu da quel signore ben visto , et accarezzato , che per li molti doni , » che ne ebbe si tornò nella patria con notabil ricchezze : dove perchè nella rela- j» zione del Gran Can , e della sua molta potenza , nominava spesse volte le mi-
- gliaja, e li milioni, acquistò alla sua casa , che era po9ta nel confine di San Gio-
» van Gtisostomo , che or fa l’anno , si abbrugio totalmente , con gran danno di
- molli, il detto nome di Cha Milione . Egli scrisse le gran cose che aveva viste si
- stupende, che un gran tempo fur tenute per favolose , ma poi sono state ritro-
- vate , et approvate per vere , come nel suo libro si legge stampato nel secondo
- volume delle Navigazioni , e Viaggi di Gio. Battista Ramusio, che con degni di-
» scorsi , dà notizia dello stato e della vita di lui . Che se un tanto uomo avesse
- avuta conoscenza dell’elevazione de’poli, et delle graduazioni, essendo nelle
« altre cose diligentissimo scrittore , non averieno gli studiosi di Geografia, che » cosa desiderare piti compita della cognizione di quei paesi, di quel eh’ esso nei » suoi sciiiti racconta, »