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D! MARCO POLO VII Alla Corte Meridionale ogni balìa di fare a suo grado avea Kia-sse-tao principale ministro, e vuoisi eli ei fosse l'istigatore dell uccisione de’legati, per occultare i vergognosi patti che aveva consentiti . Audacissimi erano i viziosi, perchè Tu-tsong che allor regnava, era voluttuoso, e vile, ed a- borriva ogni civile faccenda,ogni cura regale.Cublai, finche fu travagliato ne' primi anni del suo governo da ribellioni e congiure , condusse fiaccamente l’impresa, e dovè differire a trar vendetta dell uccisione de’suoi legati. Accaddeiulanto, che in Lui-tchiù,il più valente capitano de’Song, l’ab- borrimento che sentiva pel ministro, spense ogni carità di signore; passò ai servici delMo"ollo,e invitò il GranCan a consumare la distruzione dei O O ? Song,e tanto ne infiammò Cublai, che richiamò dalla Persia Bayan, il più celebre de’ suoi generali per governare la guerra ( t. //. not. 5^1. ) (i). a«i. i?<58. XIV. Morì Tu-tsong, ed ogni potere rimase a Kia-sse-tao , all’arte- fìce della rovina dell’ Imperio . Ei fece escludere dalla successione il primogenito di Tu-tsong, ed eleggere a signore Tchao-hien , il secondogenito, fanciullo allora di quattro anni. Due eserciti furono mossi ai danni dei Song,e Bayan capitano supremo, s’avanzò fino all Hoang-ho,e chiese ad Hai-gan-fu di aprirli le porte ( t. u. not. 584 ) ; ma la città negò di farlo, e quell’esempio imitarono altre città , cui il Mogollo aveva intimata la resa . Per non lasciarsi tante terre nemiche alle spalle, Bayan ne assediò una regolarmente, la vinse , ne passò gli abitanti al fil delle spade ( ibid. p• 3o4- ) • bn atto tanto crudele , la viltà de Cinesi , le lusinghiere proferle dell’aggressore , recarono le città ad arrendersi senza difesa , quantunque munitissime fossero, e tutte da larga e profonda fossa difese ( Ibid.p.So3. ). Non si attentarono i Cinesi di disputare a Bayan il passaggio dellTIoang-ho, larghissimo fiume, perciò potè inoltrarsi finoal Tche- Kiang senza ostacolo . 1J u tanto pericolodell imperio, 1 ignavia della difesa, le avite glorie conculcate , crebbero a dismisura l’odio contro il ministro , il quale scosso dai pubblici clamori, risolse con forte esercito andar contro il nemico ; ma quel codardo, senza avventurare la sorte d’ una giornata, retrocedè. Numeroso navilio Cinese difendeva il Tche- Kiang, ma quel di Bayan, le navi nemiche ruppe, sommerse, incendiò,o dispeise, e il capitano passo il fiume con gloria.Quei nuovi inforluuj recarono al colmo l odio contro Kia-sse-tao; l’imperadrice madre e reggente, dovè deporlo, cacciarlo in esilio . Ei fu tolto di vita, ma non a pubblico esempio, a terror de protervi , ma per privata vendetta. È fama che Cublai mandasse nuovi legati alla corte di Hang-lcheu , con (i) Gli Annali Cinesi quest’ultima rottura la pongono avvenuta nel 1268. Àiurco Polo 1’ a imo dopo .