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STORIA si fabbricò in Francia , solo Jjpo la metà del secol caduto . Ma anche questa porcellana giunge a grado d’imperfetta vetrificazione,cotta a fuoco discreto; può foggiarsi a piacere, e rallentando la vetrificazione della fritta , 1 argilla viscosa con cui è impastata le da agio di giungere a conveniente cottura, e alla vernice che la riveste di vetrificarsi . XI. Il Vasari rammenta la fabbrica di porcellana del Granduca Fra ncesco, e fa copia di due preziose notizie: che per fabbricarla si valse del celebre Bernardo Buontalenti, e che Alfonso II. Duca di Ferrara, giovandosi dell’opera di Giulio d’ Urbino, si volse aneli’esso a quell’ industria (1). Crediamo far cosa grata agli studiosi di tali cose di pubblicare la ricetta per fare la porcellana del Granduca Francesco I. che giace- vasi obliala nella Magliabechiana(2). La fabbricazione della porcellana fu (t) Cosi il Vasari: v a tutto Bernardo s’introme ttè, come ancor si vecìià » nel condurle in poco di tempo vasi di porcellana, che hanno la perfezione che » le pili antiche, e perfette . E pare che anche Giulio da Urbino sotto gli auspicj » di Alfonso 11. di Ferrara faceva cose stupende di vasi di terra, di più soite, e a » quelli di porcellana dava garbi bellissimi » (1. c. t. III. p. 48. ) • (2) Questo Codice Magliabechiano già Palatino in f. è segnato Cl. XV. N.142. Il suo titolo è : Gio. Batista Nardi Chirurgia e segreti diversi . Fu incominciato a scrivere nel i585. e successivamente impinguato di osservazioni e annotazion chirurgiche, di molti segreti medicinali, chimici, e di altre arti, e fra questi vene sono del libro del Granduca Francesco, raccolti dal detto Nardi, che era chi rurgo dello Spedale detto di Bonifazio in Firenze . In questo Codice dopo alcune carte bianche, vi furono trasciitti dal Dottor Jacopo Biscioni , fratello del letterato di tal nome altri segreti, e fra questi quello del modo di fare la porcellana, come segue. DA UN LIBRO DI FONDERIA DI S. A. R. DEL DUCA FRANCESCO PRIMO . MODO DI FARE LA PORCELLANA R. Rena bianca da bicchieri bene stacciata, e netta libbre 24. fritta cristallina festa e stacciata libbre 16. bianco faentino macinato alla pila con acqua chiara, e dipoi benissimo asciutto libbre 12. Piglia le sopraddette cose, e mescolale bene ¿11- vieme^e falle passare per staccio rado; metti dipoi il sopraddetto composito in boccali di terra cotta, imbrattati di dentro di terra bianca , 0 di Siena,0 di Vicenza. Metti dipoi i sopradetti boccali pieni a cuocere sopra gli archi della fornace, cioè in sul piano, e cotti che saranno , gli caverai , spezzando i boccali, e netterai bene la materia che ci è dentro dalla terra dei boccali: dipoi pesterai e passerai per staccio la sopraddetta materia, pigliandone libbre 12. Piglia terra bianca di fetenza stacciata libbre iij , metti a macinare alla pila da per se la materia , eh hai fatto nei boccali con acqua chiara , e quando sarà ben macinata, aggiungivi la sopradelta terra , eseguila, di macinare, acciò le materie si unischino insieme, dipoi macinata che sarà, la caverete con una spugna netta , mettendola a passare per uno staccio fittissimo ; così bagnata e liquida coni un savore , nceveraila in