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CXLII STORI A di farinata odi crema,e allora \i gettano una sostanza minerale delta dai cinesi Tchc Kao, clic à la sembianza d allume. Ma per le recenti indagini è noto essere selenita la più trasparente e la più pura (a). Questa sostanza tostata al fuoco, indi polverizzata* e mescolata nella vernice, serve alla medesima come di presura, ma è d’uopo conservarla in istato di fluidità. Questa vernice non si adopera pura, ma si mescola con altra vernice preparata nel modo seguente . Si spenge calce viva coll’ acqua, e la polvere che se ne cava si sparge in ietto di felci, e cosi alternativamente a suolo a suolo se ne conduce il montea giusta altezza,s’appicca fuoco alle felci, e le ceneri si stratificano di nuovo su nuovi letti di felci,che si ardono nuovamente, e qu into più si ripete l’operazione più perfetto è l’ingrediente della vernice. Queste ceneri si versano in pile piene d’acqua, e per ogni cento libbre di fluido vi si versa il tche-kao , in conosciuta proporzione , che mescolasi con diligenza. Posati gl’ ingredienti, formasi un velo trasparente alla superficie, che si prende e si getta in apprestato recipiente, e si seguita a cavarlo finché si rinnuova. Addensatasi la sostanza in fondo al recipiente come pasta,si decanta l’acqua,usando però di mantener fluida la sostanza, perchè non s’ indurisca. Questa seconda vernice mescolasi colla prima , ma è duopo che siano a pari densità: per provarlo vi si tuffano due tavolette di petunse,e se ne esamina sulla superficie l’eifeLLo. S’allegano le due vernici nella proporzione di un decimo della prima, su dieci parti della seconda , quantunque altri usino diversamente . VITI. Secondo il padre d’Entrecolles , testimone oculare, sebbene contradetto in ciò dal redattore dell’articolo porcellana dell’Enciclopedia metodica , che non fu mai alla Gina , i pezzi di porcellana lavorati e asciutti usano iCinesi tuffarli nella vernice,e indi gli posano nelle custodie per cuocerli . Sono le custodie fatte di terra da crogiuoli , o di tale argilla da resistere al fuoco il più ardente . Queste custodie preservano le stoviglie dal fumo , dalla fiamma, dalle colature di fornace , che potrebbero macchiarla, e farne ricolar la vernice (/;). Tale è il procedere dei Cinesi per fare la porcellana, che informata nelle custodie e posta a fuoco gagliardo e prolungato, la pasta si converte in una imperfetta vetrificazione pellucida , esternamente liscia , lucente per la vernice ( sorta di smalto) che ne invetria la superficie, che sebben compatta rimali trasparente. IX. I Cinesi fanno una porcellana più fine,usando invece del caolino una sostanza fossile grassa al tatto , clic sembra una maniera di sapo- («) Encycl. Mcthod. Arts et Metiers t. vi. p. 577. (¿>) Entrecot 1-c.