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CXXVIII STORIA

Termina : « Rossia è una Gran Provincia verso el Settentrione... sì grande e perpetuo freddo, che appena vi può vivere uomo, o amie male alcuno. Finis ». Segue un estratto del viaggio del Mandevilla il codice fu scritto da Piero Voglienti. Evvi un suo discorso, nel quale dà conto delle scoperte de’Portughesi, e delle vicende de’tempi, nel quale si parla de’meriti di PaoloToscanelli ede’fatti di lui — Sonovi poi molte lettere inedite e preziose relazioni de’viaggi, e di scuoprimenti fatti dai Portughesi — Preziosissimo è poi il codice per contenere le relazioni tratte dalli originali del Vespuccio delle sue quattro navigazioni, diverse di dicitura da quelle pubblicate anche dal Padre Canovai — Altre lettere di Amerigo una delle quali pubblicata nella Storia del Milione(p. LIII. not. 2.)— Una breve relazione d’un viaggio di Calicut. — Altra della spedizione di Pietro Alvarez Cabrai fino al suo arrivo alla costa d’Affrica. — La Relazione del viaggio di Vasco diGama scritta dal Sernigi. — Relazione d’altre navigazioni all’ Indie. E in una a p. 78. d’ anonimo, eseguita nel 1504. vi si nota, che il Re di Portogallo ordinò che si facessero carte marittime esatte, e dettagliate quanto era possibile per la scorta de’ naviganti. Segue — Relazione anonima della spedizione de' Portughesi in Abissinia. — De scuoprimenti de’ Portughesi lungo la costa d’Aifrica nel i485.— Del viaggio di Gonsalvo diSusa, che andò come oratore del Re di Portogallo al Congo nel 1440. colla relazione della conversione di quel re, fatta a Rodrigo segretario del Re di Portogallo, dal capitano della Nave. — Lettera d' Alfonso del Borghetto dove tratta della spedizione contro la città d’ Ormus — Copia di più capitoli d’una lettera di Portogallo de’ 24. Maggio 1513. contenente la relazione della presa di Malacca. — Lettera del re di Portogallo a Papa Leone X. della tornata delle navi dall’ Indie nel 1513. — Ambasciata degli Etiopi a Papa Eugenio IV. à dì 2. Settembre 1442. in Firenze. Ed altre cose. Abbiam data notizia sommaria di questo prezioso codice, tanto ricco di materiali per la storia delle scoperte, perchè alcuno all’uopo,possa giovarsene, ed anche per invaghire un qualche letterato a pubblicarlo per intero.

IX. CODICE PALATINO

Della Palatina di Firenze. Codice cartaceo in 4. piccolo segnato N. 572. del declinare del Secolo XIV. o scritto nell’ incominciamento del seguente. Non contiene particolari da renderlo di gran pregio : è diviso in capi, ma senza rubriche. Incomincia: « Di Marcho Polo. Signori Imperadori, Re, Duchi, Marchesi, Conti, Cavalieri ec.