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lie è slato supplito, ciò sia stalo fatto non felicemente, nè a mente del viaggiatore, e che la parte la più danneggiata , e non riconoscibile della Tela, fosse quella compresa fra il Gange, la catena del Belur, eia frontiera della Cina: ivi infatti è segnata una via che da Campion per Camul conduce a Carazan, e di li al Bengala, tutta erronea, che ingannò lo Staunton, e che per tale verrà chiaramente dimostrata nel commentario. Ma dalla medesima , per la parte sincera , che è quella che spetta alla Tartaria e alla Cina, si deducono altre luminose prove della autenticità della Tavola . La concordanza di essa in alcuni punti essenziali , con ciò che abbiamo dimostrato nel commentario ai viaggi dei Poli, per quanto di* questi ne fosse stabilita 1’ estensione, e la direzione pria di vederne l’intaglio . Sembra solo da questa Tela che il Polo fosse stato a Caracorum, lo che non abbiamo osato asserire, non avendone trovata veruna sicura indicazione nel Milione; e che ei fosse stato al Bengala , ma la linea che segna quel viaggio, non vi ha dubbio che è stata aggiunta posteriormente,e che Carazan è fuor di luogo, come apparisce dal nostro commentario . Ma la via ivi segnata da Sindin fu. al Bengala , doveva essere diretta da detta prima città a Ava , e al Pe- gu . Altri importanti lumi dà questa Tavola, comprovanti la verità di altre nostre asserzioni: che il Polo come lo avvertimmo nella dichiarazione al libro secondo , non s’inoltrò più a mezzodì nella Cina meridionale di Zaitum : che la Già va Maggiore del Polo , è la Giava attuale , lo che abbiamo pure dimostrato . D’altronde come dichiareremo in appresso , la Geografia cinese, era molto più avanzata di quello che fosse a quei tempi l’europea, e le Tavole Geografiche vi si costruivano con ma^irior esattezza e abilità .