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DEL MILIONE CUI inutilmente, imperocché il primo libro della Storia delle relazioni vicendevoli dell’Europa e dell’Asia abbastanza il dichiara. CXIV. Ed essendomi occorso di rammentare questa parte la più laboriosa dei miei lavori, e volendo a studio di brevità che la Storia del Milione, faccia anche ufficio di prefazione, credo dovere avvertire il Leggitore, che non ebbi in animo di scrivere una storia estesa qual ora si legge, nè di avventurarmi a cosi malagevole impresa , ma solamente di tessere un introduzione al Milione . Ma avido d istruirmi, d investigare le cause delle vicende le più strepitose, di prospero, o avverso influsso, da naturale proclività a tali studj inclinato iin dall infanzia mi accorsi divenire il lavoro di tanta mole , da non corrispondere al primiero divisamento . Il confesserò pur anche , addossatomi per tanto tempo il laborioso carico di chiosatore, mi ricreava nel dettare un opera che sente d’originalità, nella quale le mie intellettive facoltà ( quali si sieno ) potessero liberamente spaziare. Erami di sprone all’audace impresa un’ampia messa di spogli fatti per un più ardilo lavoro , di cui avventurosamente deposi il pensiero, come ne rendei conto nella dedicatoria d’altro scritto, testò da me pubblicato, (i) E:i ecco come ebbe vita la Storia delle relazioni vicendevoli dell Europa e dell’Asia, che può essere tuttavia utilissima all intelligenza del Milione, imperocché in se accoglie i copiosi materiali storici del commentario . Il metodo da me seguito nella trattazione dell argomento , non può dichiararlo pienamente che la lettura dell’opera , come pure gli ostacoli che incontrai per collegare vicende tanto disparate e di tempo e di luogo , e ciò pel lungo ravvolgimento di secoli, quanti ne scorsero da Erodoto, lino all epoca memoranda della distruzione dell'imperio Saracino . CX.V. Il valore della storia, la sua eccellenza ed utilità, fu librata con giusta lance dai sapienti antichi e moderni , e perciò molti volsero gl intelletti a tali studj . D.i ciò ne avvenne, che eccellenti storici vantano le più colte genti Europee. Perciò prevedo, che a me si chiederà come osi non far eco sovente ad alcune opinioni solennemente di- volgate, ili tempo, in cui la repubblica delle lettere parteggia, e non meno ardenti sono in quella le pugne, che nelle guerre guerreggiate. Ma che a mio schermo mi sia permesso il rammemorare, che amico ospizio del vero è un cuore non fervente eli passioni. Se quelle di\ol- gate opinioni io repudio, credei farlo a buon diritto. Ed allineile ciascuno possa giudicare delle mie ragioni, non schifai nelle note alla storia , prolissità di discorso , ed ho avuta cura di allegarne le autorità e (i) Saggio d‘ Antichità Primitive.