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XCIV STORIA dell’occultazione del disco solare. Che perciò il veneto viaggiatore fu troppo credulo , nè aveva bastanti cognizioni astronomiche per rettificare l’asserto. Ma avendo noi dimostrato che la Giava Minore del Polo è l’isola di Sumatra , ove visibile è la Costellazione del Carro , fa d’uopo credere, che ivi si recasse il Polo nei mesi dell’anno, che nella notte è invisibile a quegli isolani (a). Rettificheremo adunque i computi del Toaldo a seconda della nostra opinione , non fondata su congetture, ma sulle ragioni che abbiamo esposte nelle nostre dichiarazioni , e annotazioni al Milione. 1/ estensione dei viaggi del Polo in longitudine sono da Venezia a Zaitum nelFokien (b), terra la più orientale che ei visi tasse, nell’Asia , o sia percorse gradi cento venti sei (i). E valutando la lunghezza media del grado fra il cinquantesimo sesto di latitudine settentrionale, e il settimo della meridionale , che a mente nostra sono i punti estremi dei paesi che percorsero i Poli ili Latitudine, come dirassi, a cinquantun miglio a grado, la lunghezza del suo viaggio da oriente a occidente nella più ristretta ipotesi sarebbe di 6426. miglia , fatte quasi tutte per terra . Quanto all’ estensione dei suoi viaggi da tramontana a mezzodì, non ne valuterò come punto estremo a tramontana Caracorum , ove é incerto eh’ ei si recasse , ma Bolgari ove furono Niccolò e Maflìo, il padre, e lo zio di lui (c), città posta a cinquanta sei gradi di latitudine settentrionale, è valutando per punto estremo al mezzodì, il settimo grado di latitudine meridionale , cui corrisponde il centro della costa , che volge a tramontana dell’ isola di Giava, ch’abbiam dimostrato ch’ei visitò (c/), i Poli avrebbero percorsi sessanta tre gradi in latitudine, ossia tremila settecento ottanta miglia. Talché essi scorsero in lungo, e in largo un paese dell’estensione di 24, 290, 280. miglia quadrate . CII. Non fu solo il Toaldo ad ampliare i Viaggi del Polo. Lo fece viaggiare sino al Madagascar il Barrow, e si compiacque di soggiungere, che ciò non potea negarsi, se non si faceva come i compatriotti di lui, (noi Italiani) che trattiamo di favoloso, ciò che avvi di più probabile nella sua relazione, e crediamo piamente a tutti i miracoli, che asserì essere stati fatti dai Nestorini Armeni (e): ed è tanto mal fondato (a) V. t. II. n. 759. (b) t. II. n. 663. (c) t. il. ri. 6. (*/) l.u. n. 717 (e) Voyag. en Chin. t, 1. p. 7'2. fi) Venezia secondo il Libro intitolato „ Connoissance des tom.% ,,èa 2o.° 44'Zaitum, o Siven-teheu secondo la carta dell’Asia dell’ Anville è a 137 .* 10.'all’ Oliente del meridiano di Parigi.