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del m 1 l ione xci rurle partilameute, ina delle più accurate e dotte ci siam serviti per commentare il Milione . XCVII. Colla consueta brevità tratteremo adesso, di ciò che fù fatto nel secolo decimo ottavo, per illustrare l’opera di cui tessiamo ia storia . Nella Raccolta dei viaggi fatti principalmente in Asia dal XII. al XV. secolo, pubblicata dal Neaulme (a) con un Trattato delle navigazioni e scoperte, ed un compendio della storia saracenica di Pietro Bergeron fu data una versione francese del viaggio del Polo . L’editore si valse della lezione del Mullero di cui ristampò la prefazione . Ma non può dirsi che con ciò agevolasse in verun modo l’intelligenza del libro, niun espresso lavoro avendo fatto all’ uopo; indirettamente giovarono all’argomento i lavori del Bergeron (i). ISella Raccolta di viaggi, e navigazioni dell'Harris colle giunte del Campbell, fu pubblicato in In- gleseil Milione, ma in questa edizione fu rivestita con più moderne fug- gie , l’antiquata abbreviazione che ne fece il Purchas : ne furono rettificati i nomi propri talvolta , dietro la scorta della lezione ramusiana , e delle edizioni latine dell’ opera , si ebbe cura di aggiungervi alcune giudiziose dissertazioni. Ricomparve l’opera nella nuova raccolta inglese di viaggi dell’Asteley compilata dal Green , e le brevi note che dichiarano il testo non di rado dilucidano alcuni nomi geografici del Milione. Ma l’editore fece.rivivere molti dei dubbi ingiuriosi alla memoria del Polo, relativi alla sincerità dei suoi racconti. Osserva giudiziosamente il Marsden (6), che tali dubbj si divulgarono in Europa, allorché questa raccolta tradusse in francese T Ab. Prevost, e la pubblicò col titolo di Storia Generale dei viaggi . Nella sua Storia delle scoperte settentrionali illustrò il Forster quella parte del Milione, nella quale è discorso dell’Asia Centrale, e della Tartaria, grandissimo viaggiatore ancor esso, sebbene corresse verso l’opposto polo, dotto naturalista, e a quel che pare, anche versato nella cognizione di alcune lingue orientali, è un sagace conghietturatore , e sovente luminoso nelle sue ipotesi, ma gli accade anche di traviare, seguedo le orme Menagiane delle eti- timologie, nell’investigare la correlazione di alcuni antichi nomi geografici coi moderni (2) . Recentemente il dotto signor Malte Bruii nel- (a) Haja 1735. 2. voi. in 4- (¿) Introduc. p. lxxix. (1) * Voyages fait principalment en Asie dans le xu. xin. xiv. xv. siede. Pur

  • Neaulme a la Haye 1735. v. 11. 4. 0 ,,

(2) Scrisse il Foraler originalmente in Tedesco. Fu tradotta l’opera in Inglese e in Francese . Ci siamo serviti di quest* ultima versione, che ha per titilo: s> Histoire des Uecouvcrtes, et Voyages faits dans le Nord. Paris Chuchel 176^. » voi. 2. in 8. » XCI! STORIA