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LXXXVI S T O R I A

de tuttora il Meninski pel suo vocabolario Persiano, e Turco , che con serva tuttora sopra d’ogni altro il primato. Anche in Francia s’incominciarono a coltivare tali studj; il Vatrin vi acquistò nome per la traduzione d’alcune scritture Arabe (a), ma crebbe in maggior fama pel suo fervore in quegli studj, e nei geografici Melchisedec Thevenot, Bibliotecario Regio, celebre collettore di manoscritti, ed editore d'una Raccolta di viaggi, che fra le altre cose contiene, il diario della via fatta da un’ambasciata, spedita da Schah Rock, figlio di Tamerlano all’Imperadore della Cina, che dopo il Polo, ed il Goes, è l’unico scritto che dia ragguaglio della parte centrale dell’Asia (I). Ma il Francese Her- belot eclissò la fama di tutti i coltivatori della letteratura orientale , che il precederono. JNon può farsi menzione di questo dotto scrittore senza rammentare , e ammirare la non interrotta protezione dei Medici per ogni fatta di studj . L’ Herbelot fu accolto dal Gran Duca Ferdinando II. con tanta munificenza, che a parere dell’encomiatore del primo, sebben Francese (b), sonovi pochi esempj d’onori tanto grandi, renduti al merito d’ un privato, da un regnante . Ferdinando l’alloggiò splendidamente nel suo palagio, gli diè agio di valersi della sua biblioteca, nè comprò una copiosa di codici Orientali per fargliene dono. E 1’ Herbelot nelle biblioteche regie di Parigi, e di Firenze raccolse i materiali della sua Biblioteca Orientale, tratta da manoscritti Arabi, Turchi, e Persiani. XC. Meritò Lodovico XIV., che un tanto uomo illustrasse il suo regno , per gl’ incoraggiamenti che diede a quegli studj . Sua creazione fu il seminario delle Missioni Straniere, che istituì ad esempio della Congregazione di Propaganda per estendere la luce Evangelica nell'Oriente . Esso inviò una solenne ambasciata nel regno di Siam, e fu accompagnato 1‘ ambasciatore dai Padri Fontenay, Tachard, Gerbillons, le Comte , Buvet, e Yisdelou nomi celebri, che non abbisognano d’encomio (c) . Dotta è la relazione di quella ambascierìa , pubblicata dai Gesuiti, e non meno dotta e reputala è la relazione della posteriore di Loubere (2) . (a) Galan. 1. c. {b) Couin. Elog. d’Herbel. (c) Lettr. Edif t. x. p. 22. (1) Il Thevenot moti nel 1692. fu pubblicata la sua raccolta di viaggi col titolo : „ Uelations des divers voyages , qui n’ont point eté publiées. Paris. Moetle » 1696. quatre partiis 2. voi.iti fol. » Questa collezione quand’è complcla è assai rara . (2) La prima ha per titolo: „ Vojageau Siam des Pere« Iesuit.es, envoyés par » le Uoi aux ludes, et a la Chine „ Aiusl. ìiiStf. in 12. Ne fu falla una piecedeute