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TORIA doravano ogni borgata , ogni abituro . L indole dell5 augusto loro ministero richiede il parlare, il persuadere , perlochè fa d uopo dell uso facile , e spedito di straniere favelle . Essi perciò appararono le diverse loquele delle remote genti, appo cui si recavano; e con cura mirabile, a giovamento dei buoni studi, si prestarono à far copia delle cognizioni da loro raccolte . Allora può dirsi che in gran parte mutasse aspetto la geografia, e la storia dell Oriente, e si arrechi l’Europa di relazioni pregievoli, e peregrine. I primi missionarj, che dopo gli scuoprimenti r dei Portughesi penetrarono nella Cina, furono i Religiosi Agostiniani di Maniglia . Uno di essi, il Mendosza, fu il primo dopo il Polo, che diede un ampia descrizione della Cina , non peraltro scevra d’ errori, perchè ei prestò troppa fede alle esagerazioni dei Cinesi . Due Pontefici si dierono cura che per 1’ utilità dei buoni studi vedesse l’opera del Men- dozza la luce («) . LXXX. Mezzo secolo dopo la navigazione dei Gama ebbe vita quella società, da alcuni con animosità denigratala àltri gagliardamente difesa (i) , ma a nobilissima apologia della medesima, bastano i servigi che recò alla Cristianità, ed alle lettere. Scopo della sua fondazione fu il dilatare la Cattolica Religione, e di giovare ai buoni studj. Era inculcato per massima fondamentale ai componenti della medesima di assuefarsi con ogni studio, e con sforzo, a sbandire vani timori, e a riporre in Dio le loro speranze (¿>) . Allo zelo dei Gesuiti furono affidate le missioni dell’ Oriente, e sette anni dopo lo scuoprimento del Giappone vi erano di già penetrati (c). Al loro apostolico zelo parve di sommo momento il penetrare nella Cina , lo che riesci al P. Ricci , gran An. »582. . , * ••/•••• i* /j\ matematico, dopo aver corsi immiti pencoli (ci) . LXXXI. Coll’estendersi i confini dell’orbe cognito, parve che gli uomini crescessero di presunzione . Crederono perciò i letterati di sottoporre a squittinio le navigazioni dei viaggiatori precedenti, e fra le altre, quelle di Marco Polo . Nè veggendo essi, che le recenti relazioni dell’Oriente, facessero menzione di Catajo, di Mangi, di Cambalu, di Quinsai, rinnuovarono dei forti dubbj intorno alla sincerità del nostro viaggiatore, e si suscitarono contro di esso nuove ingiuriose accuse, (a) Mendoz. Istor. del'a Cina . Venez. i585. Ded., e p. 190. (6) MafF.Stor. dell’ Ind. p. 666. (c) Ib.d. p. 68x. (d) Lct. Edif. 1. c.p. 12. (1) Fra le apologie» merita di esser letta 1’ Opera d’un Anglicano, che ha per tilolo: ,, Nouvelie conspiralion contre Ics Jésuites devoilée,et briévemeot expliquée b Pur Robert Charlas Dallay Ecuyer traduiledc l’Anglais. Pur. Dcsvaux chez.
- > Fr. Louis 1817. 8.