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LX VI STORIA s'imaginasse partito il mondo da un polo all'altro. E che tutto quello che si discoprisse , partendosi da detta linea a levante fosse dei Portughesi, a ponente dei Casigliani. Ma giunta in Castiglia la notizia di occupazioni di terre tanto lontane fatte dai Portughesi, come Malaca , e le Molucche, crederono violate le convenzioni, e che quelle terre rientrassero nell e- misfero assegnato agli Spagnuoli, lo che non era agevole allora a chiarire^ stante l’inesattezza delle osservazioni relative alle longitudini. LXXIV. Mentre di ciò si disputava, accadde che Ferdinando Magaglianes, di nazion Portughese, malcontento del suo re, dal quale non credeasi ricpmpensato dei servigi segnalati, che aveagli renduti nellTndie Orientali, venne in Castiglia, ed offrì a Carlo Y. di chiarire se le Molucche , ove nascevano le spezierìe , erano nei confini di Castiglia , e ciò navigandovi per ponente, lo che era condurre a compimento il divisamente del Toscanelli, e del Colombo , e compiere l'intero giro del globo, e sperava con ciò aprire una via più breve per recare in Europa le spezierìe (i). Accettò Carlo Y. 1’ offerta del Magaglianes, il quale con cinque navi si accinse alla non mai tentata impresa . Ei non con- dussela a termine, perchè fu morto, combattendo nell’isola di Matan. Due delle navi ammutinate, dal capitano si sottrassero , altre due furono rendute inservibili dalla lunghissima navigazione, talché la sola nave la Vittoria , con diciotto uomini, ricondusse il Dulcano in S. Lu- car, dopo aver compiuto T intero giro del mondo. Nave nei fasti nautici meritevole di più splendido onore della fatidica degli Argonauti (2). (1) Abbiamo seguita nel racconto l’autorità di Massimiliano Transilvano, segretario di Carlo V. contemporaneo, e genero del fratello di Gristofano Hara, che venne in compagnia del Magaglianes alla Corte di Castiglia( ApudRam. t. t. p. 384- ) (2) Sarà grata al lettore la pubblicazione dalla lettera del Doicano scrìtta a Carlo V. per darli conto di quella spedizione , allorché giunse a S. Lucar colla Vittoria di cui aveva il comando . Questa lettera è tratta dalla Raccolta di viaggi del Zorzi,e la crediamo inedita. ( Zorzi ftac. di viag. Bib. Magliab. Clas. i3. Pale.8. Cod. 21. Tom. 2. p. 43. ) Copia di lettere del Comandante della Vittoria contenuta in quella scritta dal Magnifico Oratore Messer Gaspero Contarini presso S. M. Cattolica, diretta alla Signora di Venezia da V^ulliadolid li 24 Settembre i522. Saprà tua alta Maestà , come siamo arrivati 18 uomini a salvamento con una delle tre nave, che tua Altezza mandò a discuoprire le spezie con il Capitano Ferdinando de Magalanes , che sia in Paradiso . Et perchè tua Altezza sapi tutte le cose essenziale, che abbiamo trovato, brevemente scrivo a quella et dico . Prima andammo a 54 gradi alla parte ponente sopra la linea equinoxiale, dove ritrovasi- mo un streto, che passa nel mare delle Indie , et alla terra ferma di tua Maestà: il quale streto è de leghe cento, per il quale discorremmo , e assai stemmo: et in tempo di tre mesi et otto dì avemo il vento molto prospero ; non trovasemo terra