Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/76

62 il milione


fu chiamato re, tutti gli tarteri, quanti n’erano al mondo,1 che per quelle contrade erano, si vennoro a lui e tennolo per signore. E questo Cinghys Cane tenea la signoria bene e francamente; e quivi venne tanta moltitudine di tarteri, che non si potrebbe credere. Quando Cinghys si vidde cotanta gente, apparecchiossi con sua gente per andare a conquistare altre terre. E si vi dico ch’egli conquistò in ben poco di tempo otto Provincie. E non faceva male cui egli pigliava, nè non rubavano, ma menavaglisi dietro per conquistare l’altre contrade; e cosí conquistò molta gente. E tutta gente andava volentieri dietro a questo signore, veggendo la sua bontá. Quando Cinghys si vidde tanta gente, disse che voleva conquistare tutto il mondo. Allora mandò suoi messaggi al presto Giovanni, e ciò fu nel 1200 anni, e mandògli a dire che voleva sua figliuola per moglie. Quando il preste Giovanni intese che Cinghys avea domandata sua figliuola per moglie, tennesolo a gran dispetto, e disse: — Non ha Cinghys gran vergogna di domandare mia figlia per moglie? Non sa egli ch’egli è mio uomo? Or tornate, e ditegli ch’io l’arderei innanzi ch’io gliela dessi per moglie; e ditegli che conviene ch’io2 l’uccida, sí come traditore di suo signore. — E disse alli messi: — Partitevi ímmantanente e mai non ci tornate. — Gli messaggi si partirono, e vennorsene al Gran Cane e ridissorgli quello che il presto Giovanni avea detto, tutto per ordine.

  1. Pad. che erano sparti per diverse centrate...
  2. Pad. lo meta a mala morte....