Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/35


il milione 21


oste, e venne sopra lo califfo in Baudac, e presela per forza. E questo fu grande fatto, imperocchè in Baudac avea piue di centomila cavalieri senza gli pedoni. E quando Alau l’ebbe presa, trovò al califfo piena una torre d’oro e d’argento e d’altro tesoro, tanto che giammai non se ne trovò tanto insieme. Quando Alau vidde tanto tesoro, molto se ne maravigliò, e mandò per lo califfo ch’era preso e si gli disse: — Califfo, perchè ragunasti tanto tesoro? che ne volevi tu fare? E quando tu sapesti ch’io veniva sopra te, come non soldavi cavalieri e gente per difendere te e la terra tua e la tua gente? — Lo califfo non li seppe rispondere. Allotta disse Alau: — Califfo, da che tue ami tanto l’avere, io te ne voglio dare a mangiare. — E fecelo mettere in quella torre, e comandò che non gli fosse dato nè bere nè mangiare, e disse: — Ora ti satolla del tuo tesoro. — E quattro dí vivette, e poscia si trovò morto. E perciò meglio fosse che lo avesse dato a gente per difendere sua terra. Nè mai poscia in quella cittá non ebbe poi califfo niuno. Non diremo piú di Baudac, perocchè sarebbe lunga materia, e diremo della nobile cittá di Toris.

XX (XXVI)

Della nobile cittá di Toris.

Toris è una grande cittade, che è in una provincia ch’è chiamata Arac (Yrac), nella quale hae ancora piú cittade e piú castella. Ma conterò di Toris, però ch’è la piú bella e la