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compagno di prigionia, il quale scrisse la sua relazione in un francese rozzo, scorretto e infarcito di venezianismi, e in uno stile prolisso e trasandato; — che il codice, che meglio di ogni altro rappresenta la redazione originaria, è quello francese della Nazionale di Parigi, 1116 (antico 7367), pubblicato dalla Societá di geografia nel 1824; — che la copia presentata da Marco Polo a Thibault de Cepoy nel 1307, per essere consegnata a Carlo di Valois, rivela bensì qua e lá una qualche traccia di revisione dello stesso Marco, ma non acquista perciò un grado di autenticitá maggiore di quella che chiameremo anche noi del «testo geografico» (perchè la revisione del Polo non può essere stata fatta che «senza cura e superficialmente, e può anche essere stata in gran parte altrui affidata»); — e che finalmente tutte le successive redazioni volgari e latine derivarono esclusivamente dal testo geografico.ù
Di questioni d’indole generale non rimane aperta oramai che quella riguardante l’origine di quelle tali particolaritá dell’edizione del Ramusio (pubblicata nel secondo vol. delle Navigationi et
padre Niccolò e lo zio Matteo ritornarono a Venezia dal loro primo viaggio in Oriente, nel 1269. Nella primavera o estate del 1271 i due fratelli Polo ripartirono da Venezia col giovinetto Marco, e nel novembre lasciarono San Giovanni d’Acri. Ma non prima del maggio 1275 giungono alla corte mongolica di Cublai Can: e allora Marco aveva ventun anno. Rimangono quivi fino al 1292, nei primi mesi del qual anno i Polo salpano dal porto di Zayton, intraprendendo, per mare, un viaggio non meno fortunoso di quello di andata; e non rivedono Venezia che intorno al 1295. Non esiste ormai quasi nessuna incertezza (v. Bartoli, pp. x-xviii, e Yule, g 37) che la battaglia nella quale Marco fu fatto prigioniero dai genovesi sia stata altra da quella di Curzola, avvenuta il 7 sett. 1298, secondo aveva affermato giá il Ramusio, sebbene con un errore di data. Nelle carceri di Genova il Polo trovò, prigioniero ancora dal tempo della battaglia della Meloria (6 agosto 1284), Rusticiano da Pisa, e di lui si valse, come abbiamo detto, per la stesura del suo racconto. Breve fu però la sua prigionia, perchè la pace fra i veneziani ed i genovesi fu ratificata a Venezia il i luglio 1299. Aggiungiamo qualche altra data: nell’agosto 1307 il Polo consegna una copia del suo libro al signore di Cepoy; il 9 gennaio 1324 firma il suo testamento; nel 1325 è giá morto.