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il milione 207


gli pende da collo una corda di seta sottile, che gli va giú dinanzi un passo, e in questa corda ha da cento quattro tra perle grosse e rubini; il qual cordone è di grande valuta. E dirovvi perchè egli porta questo cordone: perchè conviene ch’egli dica ogni dì centoquattro orazioni a’ suoi idoli. E cosí vuole la sua legge, e cosí facevano gli altri re antichi,1 e cosí fanno questi d’ora. Ancora portano2 alle braccia bracciali tutti pieni di queste pietre carissime e di perle; e ancora tra le gambe in tre luoghi portano di questi bracciali cosí forniti. Ancora vi dico che questo re porta tante pietre a dosso che vagliono una buona cittá3; e questo non è maraviglia, avendone cotanta quantitá com’io v’ho contato. E sì vi dico che niuna persona puote cavare nè pietra nè perla fuori di suo reame, che pesi da un mezzo saggio in su. E il re fae ancora bandire per tutto il suo reame che, chi hae grosse pietre e buone o grosse perle, ch’egli le porti a lui, ed egli gliene fará dare due cotanti che non gli costarono. E questa è usanza del regno di dare due cotanti che non gli costano; di che gli mercatanti e ogni uomo, quando n’hanno, le portano volentieri al signore, perchè sono bene pagati. Or sappiate che questo re hae bene cinquecento femmine, cioè mogli; che, come vede una bella femmina o donzella, si la vuole per sè,4 e si ne fae quello ch’io vi dirò. Incontanente che egli vede una bella moglie al fratello, si la gli toglie e tienla per sua; e ’l fratello, perchè è savio in questo, sì gliele sofferisce e non vuole briga con lui. Ancora sappiate che questo re5 ha molti figliuoli che sono grandi baroni, che gli vanno d’intorno sempre quando cavalca; e, quando lo re è morto e lo corpo suo s’arde, e tutti questi figliuoli s’ardono, [salvo il maggiore che dee regnare]. E questo fanno per servirlo nell’altro mondo. Ancora

  1. Berl. e quelli lassò che i dovesse osservar queste cosse: e questa sono la caxon perchè el re porta al collo queste tal piere.
  2. Berl. in tre luoghi dei brazi... brazali d’oro...
  3. Berl. * e non sono algun che podesse dir el numero de quele, le quale lui porta.
  4. Berl. e feze una cossa ch’io ve dirò. Questo re vete una bella dona, la qual iera moier de uno so fradello, onde la tolse e la tene. E so fratello, che iera savio, si sel portò in paxe e con lui non se corozò.
  5. Berl. si áno molti (fedeli, che sono fedeli) per questo mondo e in altro, segondo como i disse; e de questo vui aldirete. Questi (fedeli serveno) el re in la corte, e cavalcano con lui, (áno con sè) gran segnoria, e, andasse el re dove volesse, l’acompagnano per tuto el reame; e quando... tuti queli sorastanti e fedeli se getano in questo fuogo, e si se brusano con el re.