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204 il milione

CL (CLXXIII)

Dell’isola di Scilla (Seilan).

Quando l’uomo si parte dell’isola di Gama, e va per ponente mille miglia e per gherbino, egli truova l’isola di Seilla, ch’è la migliore isola del mondo di sua grandezza. E dirovvi come ella gira duemila quattrocento miglia, secondo che dice lo mappamundo.1 E si vi dico che anticamente ella fu via maggiore, che girava quattromila seicento miglia; ma il vento alla tramontana vien sí forte, che una gran parte n’ha fatto andare sott’acqua2. Questa isola si ha re che si chiama Sedemai (Sendemain). E sono idoli, e non fanno trebuto a neuno; e vanno tutti ignudi, salvo la natura. Non hanno biada, ma riso; e hanno sosimai, onde fanno l’olio, e vivono di riso e di carne e di latte; e ’l vino fanno degli alberi che hoe detto di sopra3. Or lasciamo andare questo, e conterovvi delle piú preziose cose del mondo. Sappiate che in questa isola nascono i buoni e nobili rubini, e non nascono in niuno luogo dei mondo piue; e qui nascono zaffiri e topazi e amatisti, e alcune altre pietre preziose. E si vi dico che il re di questa isola hae il piue bello rubino del mondo e che mai fosse veduto, e dirovvi com’è fatto. Egli è lungo presso che un palmo,4 ed è grosso bene altrettanto, come sia un braccio di uomo. Egli è la piue ispredente cosa del mondo, egli non ha niuna tacca, egli è vermiglio come fuoco, ed è di sí gran valuta che non si potrebbe comprare. E il Gran Cane mandò per questo rubino, e gliene voleva dare la valuta d’una buona cittá; ed egli disse che nol darebbe per cosa del mondo, peroch’egli fue degli suoi antichi. Ora la gente che v’è si è vile e cattiva;5 e, se

  1. Berl. E antigaraente la era molto mazior, e volzeva treamilia e siezento mía, segondo como se trova in lo mapamondo di marinari.
  2. Berl. * e questa sono la caxon ch’eia non sono sí granda comò la era.
  3. Berl. * in questa sono verzi in granda abondanza, del mior del mondo.
  4. Berl. e grosso como el brazo de l’omo.
  5. Berl. ma a lor besogna trovar omeni d’arme, quando ano guera.