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il milione | 171 |
nave. E cosí vi puote andare per terra, che lungo la via dell’acqua è quella della terra. E in mezzo di questo fiume hae1 una isola guasta, che v’ha un monistero d’idoli, che v’ha2 trecento freri. E quivi ha molti idoli; e quest’è capo di molti altri monisteri d’idoli. Or ci partiamo di qu, e passeremo lo fiume: e dirovvi di Cinghiafu.
CXXVIII (CXLIX)
Della cittá chiamata Cinghiafu (Cinghianfu).
Cinghianfu è una cittá dei Magi (Mangi), che si sono come gli altri: sono mercatanti e artefici; cacciagioni e uccellagioni hanno assai, e hanno molta biada e seta, e drappi di seta e d’oro. Quivi hae due chiese di cristiani nestorini, e questo fu negli anni Domini mcclxxviii in qua; e dirovvi perchè3. E’ fu vero che in quel tempo vi fu signore per lo Gran Cane un cristiano nestorino bene tre anni, ed ebbe nome Masarchim (Mar Sarghis): e costui le fece fare, e d’allora in qua vi sono istate4. Or ci partiamo di qui, e dirovvi d’un ’altra cittá grande, ch’è chiamata Cinghingiu.