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il milione 141


dandogliene a bere d’un peso d’un piccolo danaio. E quando una donna non potesse partorire1, dandogliene a bere un poco di quel fiele, incontanente partorisce. La terza cosa si è buono a nascienza, ponendone suso un poco di quel fiele, e in poco tempo è guarito. E per queste cagioni questo fiele èe molto caro in questa contrada. E ancora la carne2 si vende, perch’è molto buona a mangiare. E dicovi che questo serpente vae alle tane de’ lioni e degli orsi, e mangia loro i loro figliuoli, se gli puote avere, e tutte altre bestie di quella contrada. Egli v’ha grandissimi cavagli, e molti ne vanno in India; e3 cavano loro due o tre nodi della coda, acciochè non meni la coda quand’altri cavalca, percioch’a loro pare molto cosa laida. Egli cavalcano lungo come i franceschi, e4 fanno arme turchiesche di cuoio di bufole, e hanno balestra, e attoscano tutte le quadrella. E ancora aveano cotale usanza prima che il Gran Cane gli conquistasse: che, se avenisse che alcuno albergasse a lor casa che fosse grazioso e bello e savio, sì lo uccidevano o con veleno o con altro; e questo non facevano per moneta, ma5 diceano che tutto il senno di colui e la grazia e la ventura rimaneva in lor casa. E daposcia che ’l Gran Cane la conquistò, ch’è da trentacinque anni, non fanno piú questa cosa per paura del Gran Cane. Or lasciamo di questa provincia, e dirovvi d’un’altra.

  1. Berl. * e avesse gran pene.
  2. Pad. de quel serpente se vende molto cara.
  3. Pad. trazeno (Fr. traent)... do o tre nodi aziò che non possa dar della coda al cavalier, e aziò che i non mena la coda quando i coreno.
  4. Pad. i uxano curaze (Fr. armes corasès) de cuoro de bufalo e lanze e scudo e balestrie,...
  5. Berl. Pad. perchè la soa bon onbra e bon sentimento e la so anema romagnisse in casa soa; e per questa caxiom alzideva molti; ma dapoi... nom uxa plui quella malizia per paura del Gram Caam che non la lassa plui far.