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il milione 115


ordine in questo libro; e conterovvi come il gran sire manda messaggi, e come hanno gli cavalli apparecchiati.

LXXXIII (XCVIII)

Come di Camblau (Cambaluc) partono molti messaggi
per andare in molte parti.

Or sappiate per veritade che1 di questa cittade si partono molti messaggi, gli quali vanno per molte provincie: l’uno va all’una e l’altro va all’altra, e cosí di tutti; che a tutti è divisato ove debbiano andare. E sappiate che, quando si partono di Camblau questi messaggi, per tutte le vie ov’egli vanno, di capo delle venticinque miglia, egli truovano2 una posta, ove in ciascuna hae un grandissimo palagio e bello, ove albergono i messaggi del gran sire: ov’è uno letto coperto di drappo di seta, e ha tutto quello che a messaggio si conviene. E se uno re vi capitasse, sì vi sarebbe bene albergato. E sappiate che a queste poste truovano gli messaggi del gran sire, e havvi bene quattrocento cavalli, che ’l gran sire hae ordinato che tuttavia dimorino quivi, e sieno apparecchiati per li messaggi, quando egli vanno in alcuno luogo. E sappiate che3 a ogni capo di venticinque miglia sono apparecchiate queste cose ch’io v’ho contato. E questo è nelle vie mastre che vanno alle provincie ch’io v’hoe contate di sopra. E a ciascuna di queste poste èe apparecchiato da trecento o quattrocento cavalli per gli messaggi

  1. Berl. Pad. de questa zita de Canbalu se parte molte vie, per le quale se pò andar per diverse provinzie; e zascaduna sono divisada da l’altra.
  2. Berl. Pad. una posta * la qual in so languazo sono chiamata «ianbi» (ianb), che a nostro muodo è «posta (de) cavalieri».
  3. Pad. Berl. a ogni vinti (22) over trenta mia se truova de queste poste.