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di angelo poliziano 79

Impunemente, ed il rapace nibbio
Dal cielo addosso non gli piomba giùFonte/commento: norm..
Schiamazza intanto la parturïente635
Consorte assidua con l’arguta voce;
La vecchierella allor l’uova raccoglie
E del giorno tien conto, e alla lucerna
L’esplora accorta, e poi della crescente
Luna il tempo aspettando, non sí tosto640
A chiocciare cominci la gallina
In numero inegual glie le suppone;
Questa, poichèFonte/commento: norm. le ha rivoltate a lungo,
Solerte ascolta se mai dentro il guscio
Pigolare il pulcin senta, che lieve645
Col suo beccuccio la leggera scorza
Tenti, e si provi d’uscir fuori. Altrove
Fa l’oca prosperar la biennale
Mèsse delle sue piume, e, ben satolla,
Nella densa palude avida pésca:650




Aggreditur serpens, non raptor ab aethere milvus.
Vocibus iutereaFonte/commento: Barbèra, 1867 crebrum singultat acutis
Parturiens conjux: quae scilicet ova subinde
Tollit anus, signatque dies, vigilemque lucernam420
Consulit; et lunae crescentis tempora servans,
Ut primum gallina glocit, numero impare subdit;
Versatisque diu, solers auscultai an intus
Pipiat involucer pullus, tenerumque putamen
Pertuderit molli rostro atque erumpere tentet.425
Parte alia bifero plumosam corpore messem
Nutrit, et in crassa satur urinare lacuna
Anser avet: stagnumque super pede remigat udo