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74 | le selve |
E, a vicenda, tra lor cercan diletto.
La tibia dall’enfiato otre sprigiona
Argute note; or cantano da soli,
Or a tenzone, or vibran le agitate
Bacchette sopra i timpani protesi,550
E percuotono i cembali sonanti,
E danzan lieti, e bronzi urtan con bronzi
E la tromba volubile si sposa
Al grave suono del ritorto corno;
Alto in coro si grida, e scoppian risa.555
E che abbondanza nella piena casa!
Quale dovizia di provvisïoni!
Ché, né i granai dell’annual ricolto
Son capaci, né bastano le botti
All’odorante mosto; e nel frantoio560
Giarra non v’ha che vuota sia. Prosciutti
Pendono giùFonte/commento: norm. dal trave affumicato;
Mutuaque inter se ludunt: tum tibia folle
Lascivum sonat inflato; tum carmina cantant,360
Carmina certatim cantant; tum tenta recusso
Tympana supplodunt baculo, et cava cymbala pulsant,
Et laeti saltant, et tundunt aeribus aera,
Et grave conspirat cornu tuba flexilis unco:
Conclamantque altum unanimes, tolluntque cachinnos.365
Porro autem, quanta est differtae copia villae!
Quamque penu dives! neque enim vel frugibus hornis
Horrea sufficiunt, vel odoro dolia musto,
Testaque palladiis jam non vacat ulla trapetis.
Terga suis pendent fumoso sordida tigno:370