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10 | le selve |
Donde l’inizio alla gran lode? Dove
Il termine? Sospeso la gran copia
Mi fa restar della materia. Tale
Sui gioghi del selvoso Ida rimansi65
In dubbio il legnaiuol qual tronco in pria
Debba colpir della foresta immane.
Qui di nobile ceppo ei sorger vede
L’ombroso faggio; qui l’antica quercia
Allargare le braccia, e là i composti70
Cipressi ergere il capo; e di Cibele
Col guardo le boscaglie ampie misura.
Al tuo primo vagir, presta, o Marone,
Dalla sublime vetta di Parnaso
Tra le muse Calliope discese,75
E te raccolto nelle dolci braccia
Resse, e, cullando, carezzò; tre volte
Le sue labbra alle tue giunse, tre volte
Unde ego tantarum repetam primordia laudum?
Aut qua fine sequatur? facit ingens copia rerum40
Incertum. Sic frondifera lignator in Ida
Stat dubius, vastae quae primum robora sylvae
Vulneret: hìc patulam procero stipite phagum,
Hìc videt annosam sua pandere brachia quercum,
Illic succinctas caput exsertare cupressos;45
Metiturque oculis phrygiae nemora alta parentis.
Te nascente, Maro, Parnassi e culmine summo
Affuit aonias inter festina sorores
Calliope, blandisque exceptum sustulit ulnis,
Permulsitque manu quatiens, terque oscula junxit,50