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234 | le selve |
questo furono i suoi figlioli uccisi da Apollo e da Latona o Artemide. Presa la sventurata madre da acerbissimo dolore, indurí e divenne un masso delle rupi solitarie di Sipilo. Il famoso gruppo di Niobe, in marmo, attribuito a Prassitele ed appartenente al tempio di Apollo, fu trovato a Roma nel 1583: è ora nel museo di Firenze.
Pag. 106, v. 199.
Sarpedonte, figliolo di Giove e di Laodamia, re di Licia, ucciso da Pàtroclo (Iliade, XVI):
Ned occhio il piú scernente affigurato
Avría l’illustre Sarpedon: tant’era
Negli strali, nel sangue e nella polve
Sepolto tutto dalla fronte al piede.
(Vers. del Monti).
Pag. 106, v. 209.
Memnone fu ucciso da Achille.
Pag. 107, v. 220 sgg.
Per la migliore intelligenza del passo, tolgo dal Commento del Del Lungo, poiché a me, come già dissi, non fu possibile rinvenire il libro, le seguenti note apposte all’Ambra dal pastor Arcade Megete Inopeo: “Si dice che Achille presso l’Inferno, nelle isole de’ beati, prese per moglie Medea, figlia d’Eta, re di Colco e d’Idia. Eta era figlio del Sole; Idia poi è un’isola dell’Oceano nel Porto Eusino. Nell’isola di Leuce si dava ad Achille per seconda moglie Elena, con la quale credevasi che si facesse vedere nel bosco a lui consacrato.
Pag. 111, v. 292 sgg.
Cfr. La Giostra, lib. I, st. II.
Questa con ambe man le tien sospesa
Sopra l’umide trecce una ghirlanda
D’oro e di gemme orïentali accesa:
Questa una perla agli orecchi accomanda:
L’altra al bel petto e ai bianchi omeri intesa
Par che ricchi monili intorno spanda, ecc.